mitografia del quotidiano
Il mio 8 dicembre dell’anno duemiladiciassette
Ritratto a scuola il 7 Dicembre 2017 da Laura Bianchi
Finalmente un 8 dicembre vissuto bene.
La giornata iniziò sotto un cielo che richiese in modo semplice di mettermi al servizio dell’altro. E’ questo un bel modo di principiare il giorno rinunciando ad aprirlo con la devozione e il culto della nostra personalità come spesso ci abituiamo a fare.
Viviamo imprigionati in vite che spesso ci nevrotizzano preda delle continue aspettative che quel misero campionario d’errori che siamo esige continuamente da quanto a noi è esterno. Il nostro egoismo ci porta a pensare che la realtà, quella realtà che non sempre ci accompagna per mano come vorremmo soddisfacendo le richieste e necessità che abbiamo, sia lì solo per noi.
La realtà esterna all’uomo, proprio come la linea dell’orizzonte e lì per tutti.
E’ stata una giornata d’incontri con anime diverse .
Ognuno ha preso da me qualche piccola cosa corrispondendo poi , con semplicità e quella naturalezza che talvolta sembra scomparsa o sepolta, molto più di quanto potessi aspettarmi.
La mia vita non poggia su solidi sistemi e schemi costruttivi, somiglia di più a una barchetta di carta che una mano di bambino ha deposto in un piccolo corso d’acqua proprio come come in una delle immagini che più amo di Robert Doisneau.
R Doisneau
E’ stato bello poi nel pomeriggio isolarsi dal mondo fatto di confusione pre natalizia x stampare le mie fotografie chiuso tra le parentesi del buio rischiarato solo dalle luci di sicurezza della camera oscura.
Sono felice quando riesco a comunicare il mio strano alfabeto trovando chi è in grado di coglierne le infinite sfumature.
Come sempre poche stampe, tre per l’esattezza, stampe curate nella scala dei grigi con dei neri forti e ben inchiostrati
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