Melancolia e altre storie

https://www.albertoterrile.it/appenninica/

Mi manca quel clima che viene a crearsi ogni anno dal 2007. Credo da sempre nella crescita e nella condivisione in gruppo . Utilizzo il media della fotografia come strumento coesivo  . Oggi viviamo tutti troppo soli , convinti di esser connessi con l’universo attraverso dei dispositivi che veicolano le  nostre parole  e  le nostre scelte tracciando ogni nostro respiro .

La mia vita si svolge in città. Sono a stretto contatto per lavoro con tantissime persone . Uso i mezzi pubblici, vivo in mezzo a questa folla solitaria e mi adopro ( proprio come uno strumento ) per provare nel mio piccolo a creare occasioni per stare “realmente assieme”

Ho sempre evitato di relazionarmi  con chiunque utilizzando dinamiche coercitive o di dominio, amo lo scambio di saperi e competenze. Ho avuto per 5 anni un’assistente  ( Ilaria) con venti anni meno di me e l’attuale, (Elisa)  ne ha trenta di meno. Da entrambe ho imparato delle cose. La vita è un continuo scambio di saperi.

Possiedo una casa e un fazzoletto di terra sull’Appennino  toscoemiliano dove quando posso mi ritiro per fare sempre le stesse cose da una vita:  scrivere e fotografare. Amo quel territorio perchè mi ha visto crescere da quando, all’età di sei mesi , venni seduto su una coperta posta sul prato accudito da mia nonna paterna Alberta. In quei luoghi porto i miei studenti da 10 anni!

Alberta Terrile 1909 / 2007

Purtroppo ho avuto meno rapporti con il paesaggio Piemontese, rapporti che sto recuperando negli ultimi dieci anni attraverso sortite fotografiche, per diversi motivi. Mio nonno Alessandro era di Settime d’Asti

Kodacolor

e mia nonna Elvezia di Alessandria.

Elvezia Volante 1912/2005

Iola 1966

Il rapporto col naturale è una mia dimensione contemplativa  al pari del tempo che dedico alla camera oscura, che sia  la mia,  come quella dell’Istituto ove insegno.

Workshop 2017  A lot of fun