mitografia del quotidiano
Le bottiglie di Enrico
Giovani ricordi bussano timidi alla soglia del pensiero. Guardo l’acqua minerale gassata lasciata al sole nel campo, acqua che non disseta la bocca, acqua sputata lontano, col sapore di plastica che ricorda la sciacquatura d’amarena.
Quest’estate gravida di caldo, questa estate pregna d’umido suscita irrequietezza in tutta la Creazione.
Le vespe e i calabroni banchettano in piccoli sciami sulla frutta che per il caldo è cascata in terra. I frutti al suolo, prima di disfarsi e marcire, fermentano offrendo a farfalle, insetti e altre specie volanti, vere occasioni d’ebrezza.
Enrico mi parla in un modenese intercalato da lunghe risate. Mostra orgoglioso le sue trappole per vespe e calabroni, trappole costruite per salvare i suoi alberi da frutto.
Bottiglie di minerale, proprio come quelle della sciacquatura d’amarena tagliate e riempite di zucchero “mischiato a quello spumante dolce, spumante da due lire che nessuno osa bere quando te lo regalano a Natale, col panettone”.
La parte col tappo, una volta tagliata, viene posta a rovescio sulla sommità della bottiglia per costruir una sorta di imbuto nel quale le vespe, i calabroni, ma anche qualche farfallina notturna andranno a discendere per raggiungere quel tesoro di zuccheri. Una volta dentro, non riusciranno più a risalire trovando la morte.
A ben pensare, ci sono delle trappole del genere anche per noi umani, veniamo attratti da circostanze come da persone che ci affascinano, entriamo in uno stato di grazia illusoria finendo per perder la vita.
Vengo strappato alle mie considerazioni dalla risata di Enrico accompagnata dal gesto rafforzativo del buttar la testa all’indietro :- “…non uso mica pesticidi e quei veleni lì sai? Monto le mie bottiglie, se l’albero è grande anche tre e aspetto.
Se tutti facessero così, qui da noi, non avremmo mica l’invasione di quest’anno.
Le api vanno salvate, quelle non si toccano, ma vespe e calabroni sono inutili, se ti danno il pizzico sono pericolose sai?
Della gente c’è mezza morta dietro a sti’ pizzichi…erano allergici.”
A ben pensare, ci sono delle trappole del genere anche per noi umani, veniamo attratti da circostanze come da persone che ci affascinano, entriamo in uno stato di grazia illusoria finendo per perder la vita.
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