Varie
Volti analogici per vite digitali
1975 sul Monte Vacca
Guardo la foto. Leggo nei colori fotografici il “Tempo trascorso” quei toni così diversi rispetto a quelli d’oggi nell’apparente pulizia del digitale. Il mio volto resta analogico, imperfetto e mutevole, cambia colore secondo la luce e si consuma nel ritmo tra la gioia e il dolore delle mie giornate. Ciò che più temo è la noia, il risaputo e il prevedibile anche se la vita tende troppo spesso a sorprenderci con scossoni che fanno letteralmente perdere la gravità. La stabilità mi è sconosciuta nelle azioni, negli affetti e negli amori. L’unico bene stabile è la creatività, la mia. S’alza il mattino presto e schizza nel zampillare di parole, declina la sera con le fatiche della giornata e il peso delle emozioni. E’ una vita consacrata, non saprei viverla diversamente e credo non lo vorrei. Accetto che abbia un prezzo da corrispondere.
Oggi sono trascorsi esattamente trentasette anni da quest’immagine. La collina è ancora lì, fiorita e profuma di fieno. Io ho cambiato fragranza, stemperato quell’odore un po’ animalesco dell’adolescente e i capelli, se è possibile sono più scombinati e spruzzati di grigio. L’abito è sommariamente lo stesso, apparentemente non curato sebbene per alternare quei tre capi che ho sempre indosso io riesca a perderci pure del tempo. Forse c’è una forma di vanità anche nella trascuratezza. La collina è ancora lì e oggi come un tempo posso sdraiarmi a leggere infastidito dagli insetti che al tramonto fanno fitte nubi richiamate dalle stalle.
Scendo con gli anni di oggi a pranzare assieme ai miei genitori che inevitabilmente invecchiano essendo mia madre del 1934 mio padre del 1930. Da lontano impugno il 300 millimetri e scatto 6 immagini … papà seduto di fronte alla sua vista preferita parla con l’uomo dei girasoli. Spero che il mio sistema, più volte riavviato duri tanto come il modello paterno che viene dai sistemi di prima generazione.Mia nonna Alberta ha crashato a novantasette anni e fino a quel momento…nessuna perdita di dati.
Leave a reply