mitografia del quotidiano
La verità è il luogo in cui dimoro
Tre settimane fa i fiori lillà permeavano l’aria tersa con la loro fragranza. Li fotografai. Sapevo perfettamente che non sarebbe stato possibile attraverso una fotografia mostrare il loro profumo. Compito della fotografia è mostrare e non dimostrare.
Oggi l’aria ha altri effluvi mentre di quei fiori, restano solamente delle piccole tracce, secche.
Viviamo un mondo affrettato che induce a esser protesi all’esterno. Credo sia preferibile allora operare un distacco dall’agire incessante e frettoloso che ci logora l’anima e ci sfinisce nel corpo.
Ho scelto pertanto di prendermi cura di quanto fermenta sotto la superfice del fare, là dove nascono le sconosciute motivazioni dei gesti.
2 Comments
Riyueren
Mostrare un profumo sicuramente no, evocarlo sì. La Fotografia non potrebbe essere una visione che ne evoca altre (in chi scatta ma anche in chi osserva)? Quanto al mondo… affrettiamoci lentamente :)
Alberto Terrile
…io credo proprio che SIA una visione che ne evoca altre. E’ altresì vero anche per chi fotografa, scrissi non a caso tanti anni fa “la fotografia TRASFORMA il mondo e chi la fa. Sulla trasformazione del fruitore ” ci stiamo lavorando” …deve però aprirsi e essere umile, lo stesso dicasi per chi fa fotografie.
Della boria contemporanea, grande maschera per le insicurezze da ambo le parti ne abbiamo le tasche piene!