Twins
a spasso per l’Islanda
01/09/2012 – 14:49
«Il vedere viene prima delle parole. Il bambino guarda e riconosce prima di essere in grado di parlare. (…) È il vedere che determina il nostro posto all’interno del mondo che ci circonda; quel mondo può essere spiegato a parole, ma le parole non possono annullare il fatto che ne siamo circondati. (…). Ogni sera vediamo tramontare il Sole». John Berger
Non mi sono mai posto il problema circa “cosa fotografare e come” perchè considero il gesto fotografico qualcosa di connaturato. Mi sono formato e sono cresciuto quando le immagini si scattavano in pellicola , di quel mondo conservo la “forma mentis” .
Non ho mai dato priorità alla tecnica e alla composizione, semmai al contenuto delle fotografie. Credo, e non sono il solo, che la fotografia sia un mezzo anzitutto per raccontare delle storie.
Quando ero in Islanda, al di là della bellezza dei paesaggi naturali venni colpito dalla qualità luce. La luce, la vera luce è unicamente quella naturale. I proiettori, i bank e tutte le atrezzature da studio servono a render disponibile in interno quella luce che è del mondo.
Autoritratto-Contemplando la luce d’Islanda 2012
Nell’oscurità, nel buio ci si muove inquieti, è il regno dell’indistinto. La luce porta l’ordine alle cose e le definisce. Il passaggio dal buio alla Luce è il sentiero che si “compie” il viaggio che a partire dal caos giunge all’ordine. La luce, non chiede permesso, entra nella nostra pupilla carica delle immagini del mondo, offrendole allo spirito vitale, al cuore, all’Anima.
Ero in un parco non distante da Akureyri, m’ero appena procurato uno strappo e avevo un forte dolore a una gamba. Stavo riflettendo su cosa fare, tornare all’alloggio dove risiedevo in quei giorni e sdraiarmi oppure restar fuori e continuare a fotografare quando udii prima delle voci e poi vidi questi due bimbi.
Presi l’apparecchio e scattai quest’unica foto.Tutto era perfettamente composto dalla vita, la distanza tra loro , tra loro e me, le maglie della squadra del cuore, il biondo dei loro capelli…e io…in quell’istante non sentivo più alcun dolore.
Realizzata con: Canon Eos Mark III
Pellicola: //
Anno: 2012
Luogo: Islanda
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