mitografia del quotidiano
Un nuovo giorno
Ektachrome scattato a le tane nell’ autunno 1983
A scuola le cose non erano andate come immaginavo. Scelsi un maestro incontrato su irti sentieri: le vene verdastre del corpo del mondo.
Stefano mi insegnò a contemplare il mondo con un occhio diverso. “Guarda come fossi un animale, mettiti nella sua prospettiva”.
Venne il momento di imparare a stampare per deporre su carta all’argento ciò che avevo visto. Una delle prime immagini impresse assieme fu proprio di lui alla finestra della sua camera a Voltri. Ogni mercoledì per un lungo anno, disposi ogni mia molecola in ascolto, in lui trovai quell’attenzione che non avevo avuto al tempo dei bancali e dei cavalletti.
Stefano alla finestra della casa di Voltri 1985. Viveva spesso nella penombra.
Stefano è stato l’inizio di un lungo viaggio nel mondo delle luci e delle ombre.
Oggi inizia un nuovo giorno, un anno si è chiuso e un altro inizia.
Simbolicamente possiamo attribuirgli mille significati ma oggi è un giorno come gli altri, come quello che l’ha preceduto, come quello che ha da venire.
Ogni giorno sia l’ occasione per imparare qualcosa del grande libro del mondo.
Ps Alcuni anni dopo, il mio professore di fotografia a scuola raccontò cosa era successo in una lettera che mi scrisse…
One Comment
Riyueren
Tra i mille significati che possiamo attribuire a questo giorno sicuramente c’è la speranza. Il 31 è la notte che fa da spartiacque tra due periodi di tempo, ma in fondo la persona che attraversa questo ponte immaginario, immaginifico e assolutamente arbitrario (prestabilito com’è) quella persona, è sempre la stessa. Mi sono svegliata stamattina e nulla, come era più che ovvio, è cambiato. Ma io ho pensato che se non posso cambiare i miei confini, posso almeno mutare orizzonti. Un abbraccio qui da te, Alberto, non sui social, dove orizzonti non ne vedo, se non di silenzio.