Varie
Attraverso
Proveniente dalla stessa seduta della cacca di piccione, Valentina Viotti ritratta attraverso i vetri sporchi dello studio. A cosa servono queste immagini al di là di una possibile fruizione estetica? A mostrare come si lavorava con l’analogico sebbene siano scattate con una macchina digitale. Un tempo si ricorreva al “filtro naturale”…alla sbavatura/sporcatura vera. Di questa sostanza era composta la “pasta pittorica” di certe foto analogiche oltre che per la “grana” fotografica infinitamente più interessante della texture del pixel. Non voglio fare “il vecchio coglione” come dice Giorgio Canali, unicamente, attraverso questo “canale” del blog/diario in rete cerco di mostrare come lavoro ancora oggi, nonostante i software e gli apparecchi numerici. Sul caldo dell’analogico rispetto al freddo del digitale altri hanno detto,scritto,urlato e dibattuto. Meglio o peggio è questione di gusto…un pò come quando si sceglie un film, ognuno ama certe cose che lo toccano nel cuore. Personalmente preferivo Truffaut a Godard e l’ho detto e scritto, Andy Wahrol lo considero un fastidioso buffone opportunista che sfruttava con la sua allure molte teste intelligenti incapaci di mandarlo a quel paese. Pop per Pop mi diverto assai di più con le boutades cinematografiche di Russ Meyer con le sue attrici tettone e i suoi colori saturi….
http://www.youtube.com/watch?v=yhf-sE1J6tA
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