Peter Greenaway
Venezia
Settembre 1994
Ritrarre attori, registi, cantanti e artisti vari non è mai stata cosa semplice. Facendo piazza pulita per quanto concerne il cinema o il rock di quei fotografi che usano i loro cannoni ( 300 e 500 mm) per avvicinarsi alla star spacciando lo scatto per un primo piano posato racconto la mia esperienza nel campo della ritrattistica. E’ cosa assai comune che le star abbiano poco tempo e debbano per contratto comunque darsi in pasto ai media. Anni fà, chiaccheravo con l’attore Giuseppe Cederna in occasione di un lavoro in teatro in cui recitava e gli dissi di come lo trovassi “diverso” rispetto a quando mi capitò di ritrarlo alla mostra del Cinema di Venezia.
Nel rispetto della memoria ( sono trascorsi quasi 20 anni da quella conversazione) ricordo che mi raccontò di come le case di produzione spediscano attori e registi a far promozione dei loro lavori dandoli in pasto a varie Kermesse. Ovvio quindi incontrare qualcuno reticente o infastidito dalla presenza del fotografo n.12.560 che chiede il posato.
Quale quindi la mia esperienza con Peter Greenaway? Potrei inventarmi meravigliose storie sul nostro incontro ma finirei per raccontare bugie, a quale scopo? Farmi bello in pubblico che oggi è cosa comunissima. Tutti conoscono/hanno conosciuto persone importanti e lo dicono, specie in rete, mentre il panettiere sotto casa non se lo fila nessuno a meno che non canti/suoni/balli a tempo perso in un musical.
Nel 1994 ero a Venezia con la mia Hasselblad con ottica da 80 mm. Guardato male dai colleghi ( se non erro quell’anno gli accrediti per fotografi erano oltre 700) che invece ostentavano ottiche ben più “spinte”.
Il mio scopo era fare dei posati, usando il pochissimo tempo a mia disposizione e confesso che nei due anni trascorsi a Venezia (1994/1996) portai a casa parecchi volti…tra cui Derek Jarman, Abel Ferrara, Krzysztof Kieślowski, Robert Altman, Samuel Fuller, Chen Caige,Gong li etc etc..
Peter Greenaway era attorniato da un gruppo di chiassosi fotografi armati di tutto punto che sparavano flash e parlavano a gran voce. Una volta liberatosi di loro si avviò verso l’hotel dove si tenevano conferenze stampe etc. Lo rincorsi e candidamente mostrando il tipo di fotocamera chiesi:- Maestro…avrebbe 2 minuti di tempo da concedermi per un ritratto posato?
La risposta giunse immediata accompagnata da uno sguardo severo ( ma come ricordava Giuseppe Cederna in quei giorni queste persone devono concedersi a troppi) :- …se riesce a farlo in un minuto va bene!
Quando si è giovani si è irruenti , io la presi come una provocazione non capendo che a volte “tutto è troppo” e risposi :- Farò del mio meglio in 30 secondi.
Oggi posso confessarvelo, dissi una bugia, feci del mio meglio in 1/125 di secondo!
Un solo scatto, quello che avete davanti ai vostri occhi!
Realizzata con: Hasselblad 500 cm
Pellicola: Kodak T Max 400
Anno: 1994
Luogo: Venezia
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