mitografia del quotidiano
Qui
Come in un eterno abbraccio, “una fotografia” ricorda per me i giorni di luce.
Una pellicola, caricata nell’alba dorata di ventisei anni fa da un ragazzo, ha fissato “un campo” ma anche tutte le persone che gli gravitavano attorno.
Molte di quelle forme hanno dismesso la terza dimensione in un’alchemica trasformazione: la migrazione verso l’assoluto.
Oggi, sono ancora qui.
La mia età di mezzo si lascia cullare dalla luce, s’inebria per il profumo dell’erba. Allerta i sensi per il frusciar d’insetti e s’intona al canto del vento.
E voi con me…
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