Varie
Immagine dal booklet dell’audiolibro "Ecco la storia" Bisio legge Daniel Pennac
ECCO LA STORIA…..
un audiolibro…..e non solo….
Il 30 aprile del 2006 ero al Pronto soccorso con mio padre che aveva avuto un malore alle 10 del mattino: flebo, elettrocardiogramma, esami di rito per il diabete mellito col quale convive da alcuni anni. Quando sei nelle mani della Sanità italiana non sai mai cosa succede, quali sono i tempi….questo oltre allo spavento e all’apprensione per chi ti ha dato nel 61 il lasciapassare per “un transito terrestre”.Avvertivo quel senso di sospensione proprio dell’imprevisto…tutti i tuoi impegni vengono cancellati, ogni cosa viene magicamente ricondotta al suo posto in una scala di valori dove il lavoro slitta all’ultimo posto.
Mio padre l’ho contrastato per una vita, l’ho fatto incazzare mille volte e lui ha fatto lo stesso con me. Troppo simili….tutti e due intolleranti verso le ingiustizie, le diseguaglianze sociali (mio nonno era un operaio) entrambi troppo onesti per assecondare le “pastelle di partito”…due spiriti liberi di dire a chiunque che al gioco sporco non s’aderisce…due lavoratori tremendi, lui nell’ingegneria io nell’Arte. Due esseri “di sinistra” delusi dal modo in cui gli uomini portano avanti certe idee….lui in pensione io ancora in gioco….sino alla fine….prendendo distanza fisica dagli uomini che infangano “le idee”. Quel 30 di aprile non stavo bene per niente…mio padre in un letto…i lunghi tempi della diagnostica…perché è svenuto…cosa vuol dire quel codice sulla cartella…e nuovamente squilla il mio telefono… ma questa volta…nè mia madre,né mia sorella….nessun parente ma un signore da Roma che mi parla dell’edizione di un audiolibro ECCO LA STORIA in cui Claudio Bisio legge Pennac….mi dice che sanno che esistono le mie foto dei due scattate tanti anni fa.
Ecco la storia. Lavorai per 11 anni al teatro dell’Archivolto, divenni buon amico degli attori che ne erano l’anima. Maurizio Crozza e sua moglie Carla Signoris (che continua affettuosamente a dire che sono uno dei più bravi fotografi al mondo…) Ugo Dighero, Marcello Cesena e Mauro Pirovano ( col quale impegni reciproci permettendo riusciamo ancora a vederci in dimensione “non professionale”). Nel 1993 mi trasferii per un anno a Parigi per vedere di dare una svolta alla mia vita….Genova era ed è “lenta e titubante” nell’aprire le sue porte a chi ha talento…specie se chi ha questo dono da lì proviene…poi desideravo verificare ben al di là della frontiera “milanese” se il mio modo di rappresentare le cose potesse avere un respiro più amplio. Così fù. A Parigi iniziai il lavoro sugli Angeli, conobbi meglio Carolyn Carlson, Renè Aubry….presi delle sbronze colossali di vodka e zampettai a lungo nei luoghi del Malussene di Pennac (Belleville) senza conoscere quegli scritti…tra l’altro…preferivo Handke a Pennac…
Quando rientrai a Genova trovai un teatro finalmente con una sede stabile (l’Archivolto al Modena)….e un posto ( anche se non avevo un contratto) che un tempo era mio…un appalto costruito spettacolo per spettacolo.. occupato e.non temporaneamente…chiesi all’ amica Fulvia perché questo….lei mi rispose per lettera, ancora la conservo in un cassetto…(Fulvia putroppo è mancata oramai da anni) che il teatro aveva operato scelte aziendali…ridotto alcuni costi….in definitiva chi mi aveva sostituito costava meno era su piazza e bla bla bla….e mi scrisse del suo imbarazzo e dei bei tempi quando le cartelle stampa che lei inviava erano corredate dalle mie belle foto…tutto cambia……
NULLA SI CREA,NULLA SI DISTRUGGE,TUTTO SI TRASFORMA.
Feci solo due lavori negli anni successivi per il teatro….uno spettacolo con Elisabetta Pozzi e i ritratti di Pennac e Claudio Bisio (ma non lo spettacolo)….intuii che quando “il tiro era alto” era meglio appoggiarsi a me…bravo, ma zero diplomatico, pronto a ribattere e poco gestibile (ricordo ancora quando una mia installazione nel foyer a forma di Croce Cristiana per uno spettacolo di danza contemporanea raccolse il totale disappunto da parte della direzione artistica)….per il resto il sipario per me lì era calato.
Ho creduto in quell’avventura teatrale durata 11 anni e mi sono sentito tradito….ho imparato e compreso che a volte quando una cosa finisce ( che sia un rapporto d’amore o lavorativo) non sempre è un male…perchè per crescere occorre che persone e luoghi cambino…per favorire la nostra crescita e cambiamento….ecco la mia storia.
Ecco la Storia (Claudio Bisio legge Daniel Pennac) è in edicola come audiolibro questa settimana con l’Espresso, il booklet contiene mie immagini(Foto pagg. 2/3 – 5 – 8/9 – 22: Alberto Terrile), mentre una successiva edizione è in arrivo nelle librerie sempre su licenza di fullcoloursound www.fullcolorsound.it il 21 Giugno…booklet diverso…5 immagini.
LINK
http://www.claudiobisio.it/jolly/default.asp?codice=eccos
http://marketing.kataweb.it/audiolibri/?ref=hppro
Daniel Pennac e Giorgio Gallione regista e direttore artistico
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