Varie
La mia Alice è diversa….
La mia Alice, (meglio sarebbe dire nostra perchè è partita da una mia idea con Laura Dalladea) è stata una sorta di happening collettivo e catartico per oltre un anno. Questa è un “ALICE DIVERSA”. La bimba bionda creata da Carroll e declinata oramai da 150 anni ha “rotto i coglioni” per eccesiva oleograficità. Con me, con noi, niente di tutto questo accade. La nostra Alice parla di diversità a 360 gradi, riassume e racchiude in un unico corpo il maschile e il femminile e soprattutto è cresciuta. Tutte queste mocciose con gli occhi azzurri e le treccine che vorrebbero parlare di alterità e nuove dimensioni della coscienza sono abusate. Alice ora grida e delira come solo esseri speciali sanno fare. Anime non salvifiche semmai insalvabili per la nostra società si agitano per scuotere quel pizzico di coscienza che ci auguriamo vi sia rimasta . In breve tempo questo strano lavoro vedrà la luce. Tutto è quasi pronto…. Stay tuned!
One Comment
giorgio limardo
“Attiguo a casa sua stava un palazzo moresco, scrostato sotto le volte degli archi e nelle cupole, abitato l’inverno da cristiani comodi che nell’estate pagana cedevano le due ali sul mare per non morire di fame” Cito a memoria l’incipit di Nostra Signora dei Turchi, pièce di Carmelo Bene cui ebbi la fortuna di assistere nel 1969 (o 1968 ?) Fu un’esperienza assoluta, in cui il dialogo tra il protagonista e la Santa (dialogo freudianamente ambiguo) apriva -sopratutto per un allora diciottenne- spazi a ben diverse percezioni della realtà. La Santa curava le ferite di un guerriero che rivestito da pezzi di armatura mostrava stracci di bende ingrommate di sangue rappreso e recava in testa, così come nelle icone delle chiese di paese un serto di rose. Ricordi di S. Irene che cura le ferite di S.Sebastiano (ecco le implicazioni freudiane). Un barocco delirante, un calarsi in quella particolare situazione in cui la (presunta) religiosità si fa carne sangue, amore morte ed esteticità. Sacrestie ripiene di pezzi anatomici e sublimi opere d’arte. Attrazione e repulsione. Rividi anni dopo C.B. Irriconoscibile, gonfio, non ricordo la piéce, non ne fui colpito allo stesso modo, forse diventava sempre più incomprensibile, anche a se stesso. In ogni caso un grande.