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Posted on 26/03/2006 at 16:29 by Alberto Terrile
/ 10 Comments
a diciotto anni avevo un piccolo studio dove dipingevo,incontravo amici,fumavo di tutto e scribacchiavo i miei pensieri su una olivetti lettera 22
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10 Comments
utente anonimo
ma che carinoooo..me la ricordo quella maglietta, la mettevi spesso..per me sei sempre così sai? come se il tempo non fosse passato mai.
bacio!
Mariatelodicevo
utente anonimo
…e vorrei leggerne qualcuno di quei pensieri di allora.
Mariatel…….
PlacidaSignora
Ossignùr, non sei cambiato niente (capelli a parte…) Ma che bel regaSSino! ;-****
cAMee
=) che buffo. che è un complimento, eh.
Pralina
Davvero un giovane artista in “erba”.
Mi piace l’ambientazione bohemienne, l’aria trasognata, la maglietta marinara e la mitica lettera22, fa molto, molto Stampa alternativa…
Baci
:D
contrabbubis
………,,,,acci… i ricordi, Alberto, anch’io ti ricordo esattamente con quella maglietta, anche perchè in un periodo la si portava, a Genova. E ricordi di, di …? vabbè poi ti dirò. Cmq: touchez… ;-) ,… accipicchia…b
albertoterrile
Molto in erba e molto stampa alternativa (Ma l’amor mio non muore- Fallo da te, due testi dell’Arcana editrice di allora che conservo con amore)….formidabili quegli anni,grazie al ricordo…certo c’erano i brufoli,timidezze che ancora oggi occhieggiano ma anche il sogno di fare l’Artista da grande in un mondo bohemienne….l’Artista ci sono riuscito…il mondo però oggi è inospitale per chi ha idee e talento al di là delle mode e delle tendenze. Il sistema è corrotto ancor più…le droghe molto più chimiche e letali….insomma son felice di aver la mia età…venti di meno e questo mondo innanzi non mi farebbero poi così piacere…per questo cerco di essere un amico sincero per i ventenni d’oggi….li sprono,li incito a fare e dare disinteressatamente, al di là di fama e profitto….perchè oggi i tempi sono (nell’etica) bui, rischiarati solo dall’inquinamento luminoso!!!
LEGGETE QUI
Il cielo, patrimonio dell’umanità.
La scomparsa del cielo stellato provocata dall’inquinamento luminoso comporta la perdita di un prezioso patrimonio naturale e culturale. Come i fondali marini, le foreste e l’aria che respiriamo, anche le stelle del firmamento sono un bene che andrebbe rispettato e salvaguardato, sia per coloro che si dedicano all’osservazione degli astri per motivi di studio, sia per coloro che contemplano il cielo stellato per puro piacere. L’emissione sempre più elevata e non regolamentata di luce artificiale nell’atmosfera potrebbe infatti impedire alle generazioni future di osservare quella parte di Universo cui noi stessi apparteniamo.
Per far sì che questo non accada, numerosi astronomi e centri di ricerca di tutto il mondo hanno chiesto all’Unesco di dichiarare il cielo stellato patrimonio dell’umanità, da difendere proprio come le risorse ambientali, le opere d’arte o i capolavori dell’architettura. Estendendo così anche al di sopra delle nostre teste il rispetto dei patrimoni naturali.
Spreco di energia
La perdita di questo importante bene non è però l’unica conseguenza dell’inquinamento luminoso. Un problema a esso legato, e troppo spesso sottovalutato, per esempio, è quello dei costi. L’impiego di impianti di illuminazione esterna che disperdono grandi quantità di luce nell’atmosfera comporta infatti enormi sprechi di energia elettrica. Secondo alcune stime, la quantità di luce dispersa da lampade e lampioni mal direzionati o installati dove non ce ne sarebbe bisogno è pari al 30%, e in alcuni casi al 40%, di quella emessa. In termini monetari, questo si traduce in uno spreco di centinaia di milioni di euro all’anno per l’acquisto di energia elettrica dissipata nell’illuminazione di aree in cui non è indispensabile far luce. Nel nostro Paese, per esempio, si calcola che in questo modo vadano sprecati ogni anno 200 milioni di euro circa.
USA, spreconi pentiti
Negli Stati Uniti, dove il fenomeno dell’inquinamento luminoso ha assunto proporzioni preoccupanti, lo spreco è di circa 2000 milioni di euro l’anno. È proprio in questo Paese, tuttavia, che sono nate le prime iniziative per ridurre la quantità di luce dispersa nell’atmosfera. Qui, per esempio, l’International Dark Sky Association, una delle principali associazioni che combattono l’inquinamento luminoso, è riuscita a mobilitare la popolazione e le istituzioni ottenendo una riduzione della quantità di impianti di illuminazione utilizzati e contenendo così il fenomeno, che stava crescendo ormai del 20% l’anno. A Los Angeles, invece, si sta provvedendo a sostituire tutte le lampade per l’illuminazione esterna, in modo tale che al posto degli oltre 200mila punti luce presenti nella metropoli vengano installate lampade meno inquinanti. L’intera operazione potrebbe richiedere diverse decine di anni, ma il risultato potrebbe ripagare la popolazione sia in termini economici che ecologici.
La riduzione dei consumi di energia elettrica per l’illuminazione notturna non comporterebbe soltanto un risparmio per i cittadini e per lo Stato. Secondo alcuni studi riducendo l’illuminazione notturna si assiste a una diminuzione della percentuale di atti criminali. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, la presenza di luci, anziché proteggere i cittadini dai malintenzionati incentiverebbe questi ultimi a compiere furti e rapine.
Troppa luce fa male
L’inquinamento luminoso comporta anche alcune conseguenze per la salute dell’uomo. L’assenza di notti buie e la presenza costante di luce artificiale nelle ore notturne provoca infatti alterazioni dei ritmi circadiani e determina disturbi del sonno e della vista. Senza contare lo stress fisico e psichico scatenato dallo sconvolgimento dei ritmi naturali. Secondo recenti studi, infine, le elevate quantità di luce presenti di notte nei nostri centri abitati influenzerebbero i livelli della melatonina, un ormone coinvolto nella regolazione dell’umore ma anche di altre importanti funzioni del nostro organismo, sopprimendone la produzione.
La presenza di luce artificiale nelle ore notturne può creare danni a molte specie animali e vegetali. Per la maggior parte degli esseri viventi la luce è un elemento indispensabile sia per la sopravvivenza che per la riproduzione. Anche l’alternanza di luce e buio, però, svolge un ruolo importantissimo nei loro cicli vitali. Per questo, quando l’uomo immette luce nell’ambiente notturno altera gli equilibri naturali causando danni agli ecosistemi e agli organismi che ne fanno parte.
Tartarughe disorientate
Un caso piuttosto noto è quello delle tartarughe marine. Il comportamento di questi animali, che depongono le uova nelle ore notturne, può infatti essere influenzato dalla presenza di luce artificiale. Uno studio condotto alcuni anni fa dimostrò per esempio che due specie di testuggini marine, la Caretta caretta o tartaruga verde e la Chelonia mydas o tartaruga di mare, modificano i propri comportamenti in presenza di luci artificiali. Il ricercatore che condusse questa ricerca aveva installato delle lampade in alcuni settori di spiaggia bui e lontani dai centri abitati, e aveva notato che gli animali evitavano di nidificare nelle aree illuminate. Con ogni probabilità, essendo animali abituati a deporre le uova durante la notte, le tartarughe rinunciavano a nidificare perché confondevano la luce delle lampade con quella diurna.
Uccelli sotto shock
Qualche anno fa a un gallo che, disturbato dalla luce degli impianti di illuminazione del casello autostradale di Venezia Mestre, cantava durante la notte impedendo al proprio padrone di dormire.
Anche gli uccelli, infatti, possono essere disturbati dalla presenza di luci artificiali nelle ore notturne. La maggior parte degli uccelli migratori, per esempio, preferisce spostarsi durante le ore notturne e sfrutta le stelle per orientarsi nel cielo. Dal momento che questi animali volano di solito a poche centinaia di metri dal suolo, la presenza di luci dirette o riflesse può creare un effetto di disturbo. Questo avviene quando vi sono cattive condizioni di visibilità, per esempio in presenza di nebbia, perché gli uccelli sono attratti dalle luci dei centri abitati che possono portarli fuori strada. Ma anche quando in cielo compaiono all’improvviso vistosi fasci di luce come quelli provenienti dalle discoteche. In questi casi infatti l’animale, spaventato, può subire un forte shock.
Insetti confusi
Non sono comunque solo gli uccelli a essere attratti dalla luce. Molti insetti notturni si dirigono verso lampade, lampioni e altre sorgenti luminose restando poi disorientati. I lepidotteri come le falene, che migrano utilizzando come punti di riferimento la Luna o le stelle più luminose, possono modificare la propria rotta perché attratte dalle luci artificiali dei centri abitati. In questo modo, molti insetti si insediano in ambienti non adatti alla propria sopravvivenza e alla riproduzione; altri, disorientati dalla presenza di luce, non riescono più a svolgere le proprie funzioni abituali, bloccando il ciclo riproduttivo con gravi conseguenze per la specie.
Piante stressate
L’inquinamento luminoso può avere conseguenze anche sul mondo vegetale. La luce artificiale notturna, per esempio, può interferire con il processo di fotosintesi. Secondo alcuni ricercatori, infatti, la presenza di fonti luminose nelle vicinanze di una pianta provocherebbe uno stress alle foglie direttamente esposte alla luce, determinando una riduzione della loro capacità fotosintetica.
A essere danneggiati dalla presenza di luce artificiale nell’ambiente notturno, oltre a piante e animali, possono essere però anche interi ecosistemi, come un lago. Come emerge da alcuni recenti studi, infatti, nei laghi inquinati dalla luce artificiale vi sarebbe una diminuzione dello zooplancton e una proliferazione abnorme di alghe. Un simile sconvolgimento dell’equilibrio può provocare un’alterazione della catena alimentare che si ripercuoterebbe poi su tutti gli altri organismi appartenenti all’ecosistema.
maudite
A Proposito di Luce….. Tanto per sottolineare quanto alle volte, cose reputate banali, possano avere effetti tuttaltro che scontati…
Senza voler fare pubblicità a nessuno, ecco alcune informazioni sulla Luce Biodinamica…
Tratto da
http://www.iguzzini.com/photos/highres/lucebio/LuceBio_it.pdf
Il nostro organismo è regolato dalla
luce, dall’intensità, dalla lunghezza del
ciclo notte/giorno. Qualsiasi tipo di
luce influenza l’attività cognitiva e
l’umore, dicendo all’organismo quando
è giorno, tempo di veglia e lavoro e
quando è notte e quindi tempo di
riposo. Conserviamo nel cervello un
orologio che proietta dentro di noi
ombre diverse seguendo la posizione
del sole nel cielo e che trasforma gli
stimoli luminosi in messaggi ormonali,
in risposte operative. Una complessa
ricerca scientifica ha esplorato la
funzione psico-fisiologica della luce,
verificando per esempio che la luce
brillante aumenta il calore del nostro
corpo, migliora l’efficienza cognitiva
complessa, provocando però
affaticamento visivo e danni fisiologici.
Il sistema computerizzato di controllo
della luminosità è il risultato
dell’elaborazione di un progetto
iniziale sviluppato dagli arch. Douglas
Skene e Piera Scuri.
keywake
Che spettacolooooo anche il tecnigrafo dietro…ci disegnavi tu?
albertoterrile
ci disegnavo io….facevo l’artistico, che tenerezza rivedermi coi capelli lunghi e i sogni che poi in parte ho concretizzato……