Varie
VIVENDO
….ho falciato l’erba alle prime luci del mattino e piantato un ciliegio,poi sono rientrato a preparare la colazione : caffè, latte e gallette di riso con la marmellata di duroni fatta da mia nonna. Il portatile acceso stà facendo lo scandisk mentre salgo le scale in legno con un cabaret in mano. Miriam è già sveglia, le faccio trovare sul letto la colazione, in mezzo al vassoio un “salino” pieno d’acqua fa le veci di un vasetto dove una margherita china il capo . Dovrò riordinare tutti gli album di provini per Francesca ed Enrico che passeranno domani a ritirarli. La testa oscilla tra un impegno e l’altro, su tutto si somma la mostra “Tiro con l’arte” che inaughererà il 24 luglio a Guiglia nella galleria aperta un solo giorno l’anno….”Il Campazzo”. La vita scorre nel suo ordine apparente , per mè è sempre un disordine, dentro e fuori anche quando cerco di consegnarmi alla regola. Tre bianconeri formato 6 x 6 di Dee Dee Bridgewater fanno capolino da una cartella mentre lo stereo suona “Requiem pour un con “ di Gainsbourg . Una lieve brezza trasporta lontano il canto degli uccelli dell’Appennino.
Vorrei poter fermare un attimo l’adrenalina che felpato mi muove per ognidove , vorrei riuscire ad ascoltare un po’ di più il respiro profondo della terra che mi circonda, che mi sostiene. Torna alla mente la mia espressione contratta ritrovata tra i souvenir digitali di un matrimonio recente: ho sempre il viso teso, la mascella scavata e le borse sotto gli occhi. Quando sono in stato di veglia macino pensieri e gesti come fossero gli ultimi, roso da una costante energia volta a fare il meglio senza mai poterlo raggiungere. Mi piacciono le immagini che faccio da oltre vent’anni, ma vanno sempre migliorate, devo migliorarmi, ancora, perchè non riesco proprio ad accontentarmi.
Un mio amico è già a posto…ha deciso che ciò che fa è molto bello…è soddisfatto…e dice :- Mi piace proprio ciò che produco, le mie immagini sono quelle che preferisco.
Vengo da un’altro ceppo, figlio insofferente di un’ altra origine, creato con una “ghost track” che punteggia i secondi, i minuti e le ore di brillante irrequietezza, di voglia di scavare ancora in mè e negli altri. Uso attrezzature per molti obsolete, quando è digitale persino lì sono “fuori categoria”…. quella macchina non vede l’umano….un’altro incalza che con quell’apparecchio non si fa il “professionale”.
Credo che dentro quella scatola dai due fori debba starci una porzione di realtà talmente precisa da potersi fare irrealtà, sogno o viaggio allucinato. Credo che non esista una regola, uno stile, un modo o mezzo per fare qualcosa….penso umilmente si debba “farlo”…..e qui a rigor di logica devo confessare in tutta onestà che io “non ci provo”…lo faccio e basta!!!
3 Comments
skarletdivo
Sto blog è di una noia tremenda.
albertoterrile
caro skarletdivo…piacere a tutti non riesce neppure a Dio, figuriamoci a mè. Questo blog è riferito ad un sito di FOTOGRAFIA http://www.albertoterrile.it, questo significa che non ha una vita a sè stante come molti altri blog……non vi è dubbio che altrove troverai cose più adatte ai tuoi gusti, e circuiti mentali…buona navigazione e attento alle tempeste magnetiche!!!!
utente anonimo
…c’è qualche invidioso che gira da queste parti…