Varie
Nostalgia istantanea dei luoghi d’elezione
Stamane ho chiuso la casa per rientrare in città. Inizia il tempo lungo dell’insegnamento, della frenesia della gente ai semafori, il tempo del “mugugno***” che è lo sport preferito degli abitanti della città di Genova.
Per gli abitanti dei monti sono “il genovese” perché mia nonna emiliana di Iola si stabilì a Genova e si sposò, facendo due figli che parlano perfettamente sia il dialetto genovese che quello modenese. Per molti miei allievi è d’uso l’espressione :-Che belli i tuoi luoghi d’origine lassu’ in montagna.
Io sono qui che guardo il mare, qui che lavoro, qui che mi ammalo, qui che guarisco, ma il mio cuore è lassù in quella casetta di sasso che un tempo era una stalla,. Ho lasciato tutto in ordine e prima di partire ho sparso un po’ di cibo per gli uccelli, qualcosa per i somarelli di Walter, ho pulito tutt’attorno e aspetto di ritornare a fotografare,scrivere,inventare cose,mangiar zampanelle e crescentine con gli amici, prender l’acqua alle fonti.
Il mio cuore è lassù e … io sono qua.
***mugugnare
[mu-gu-gnà-re]
(mugùgno, -gni, mugùgnano; mugugnànte; mugugnàto)
v. intr. (aus. avere)
Brontolare, borbottare con mugugni: su tutto trova da m.; mugugna per un nonnulla
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