Varie
Appena posso, prendo l’auto e mi dirigo verso i monti.
Salgo verso l’alto, dove le nuvole sono a portata di mano.
Ho sempre pensato che dietro a nembi, cirri, strati e cumuli si nascondano le persone a cui ho voluto bene, persone che non stanno più qui.
S’alza la nebbia a spolverare come cipria il campo in cima al monte.
Come per incanto resto sospeso su un’isola e tutto ciò che ho attorno scompare. Anche i pensieri tristi.
Farfalle,grilli, api e formiche animano di vita ill campo in fiore.
11 Comments
pearl55
splendido qui,da te.
Riyueren
Anche a me accade lo stesso.Spesso mi accontento (per forza di cose) di fotografare (da principiante, si capisce) sotto casa…un po' sono fortunata, sono in mezzo al verde: l'alba dalla camera, sui forti di Sampierdarena, e il tramonto dalla cucina con all'orizzonte Cornigliano e il mare.In mezzo a tutto questo…beh, fotografo le cose che stanno dentro di me: pensieri, sensazioni…e poi ne scrivo.Mi piace, questo tuo diario.Anche Innerland è un diario…di viaggio, in un certo senso.
albertoterrile
…infatti passato da Innerland due ore fa a guardare e leggere….
:-)
Riyueren
oops…spero che almeno avrai sorriso, a vedere cosa combino, tu che, oltre ad essere un fotografo vero, la fotografia l' insegni pure…
albertoterrile
Nessun timore…le immagini sono intime,semplici e naturali e ciò va più che bene. Ho una certa passione per i papaveri e ho amato più volte i fiori d'acacia che rendono magiche viottoli e strade.
Quello che invece non sopporto in fotografia è l'abuso di stereotipi calendarieschi,le pose da pin up senza averne i numeri che infestano i social network e sono frutto dell'ANALFABETIZZAZIONE generata dalla televisione commerciale,da miti usa e getta ( le top model ora durano sei mesi max…un tempo le varie NAOMI,LINDA EVANGELISTA,SCHIFFER,CRAFWORD duravano lustri)…i reality che insegnano a stare sulla superficie dell'immagine e della parola sgrammaticata,volgare e gergale….non sono nè snob…nè difensore di antichi valori ma LA CONTEMPORANEITA è assai trista…per questo fuggo in solitaria nel verde…
Riyueren
Come avrai capito sono giovane solo nello spirito e anche per quel che riguarda la fotografia:in questo campo ho circa tre anni, poco più che una neonata, essendo autodidatta.. Condivido pienamente quello che hai scritto sulla contemporaneità e trovo che il tuo ultimo post con le tue foto a Sonia Verez (la terza è assolutamente splendida, perdonami se t'invidio la possibilità di poter fotografare soggetti, anzi, anime, che vorrei poter avvicinare anch'io, ma sono una semplice casalinga e quindi..) sia la perfetta sintesi visiva ( e non solo) del tuo pensiero.
Tu fuggi nel verde: anch'io, quando posso…ma il più delle volte viaggio dentro me o nelle semplici cose che mi aiutano, mentre le inquadro, a mettere a fuoco me stessa.Scusami, non vorrei disturbare, scrivo sempre troppo.Susanna
albertoterrile
Fotografo Anime…piuttosto che corpi. Mi considero uno di nicchia in tal senso. I corpi si deteriorano, ho 50 anni e lo vedo su di me oltre che sugli altri…l'anima no e al pari l'entusiasmo per "fare".
Il lavoro con SONIA è stato per me difficile…non sapevo come stemperare la mia malinconia autoriale che traspare dai due profili e basta…per il resto ho cercato d'esser lieve laddove dura è stata la vita.
Lavoro con i disabili per ALICE…ho accettato BELLEZZA E DISABILITA' e ora…mi cercano sempre per progetti così …ma per il 2011 ho terminato (visto che sono cose non retribuite) …amo la gente e spesso chi ha meno ma devo anche lavorare per pagar le tasse e vivere…pertanto cito :
Sempre ammesso che io faccia del bene…io lo spero…
Riyueren
Io penso che tu faccia del bene: riuscire a fotografare l'anima è qualcosa che aiuta la persona a vedersi nella sua bellezza interiore, anche quando, agli occhi superficiali del mondo, il suo corpo non è che un insieme di disarmonie…come se le dissonanze non arricchissero la melodia, nella musica!
Io di anni ne ho quasi 54, al momento le rughe sono solo nell'anima, diciamo che la natura mi ha dato molto e molto mi sta togliendo in modi tutti suoi particolari.Io sto a vedere, accettando e lottando nel medesimo tempo.
Se fossi più brava mi offrirei io, che non devo pagarci le tasse…e che con i disabili ci ho anche lavorato, quando studiavo musicoterapia…
Ma mi accontento di cercare di fotografare l'anima delle cose. Un abbraccio.
utente anonimo
Ciao Alberto,
io abito quasi in montagna e vagabondo per i boschi sui sentieri tracciati dagli ultimi pastori, dagli ultimi camminatori senza scopo se non quello di appartenere interamente alla natura, senza raggiungere mete, perchè di mete non ce n'è.
Le tue foto sono quanto di più ricco di emozioni io abbia visto, sono dense di una forza rivoluzionaria, di emozioni che non hanno paura di raccontarsi, che è quello a volte che frena le persone: il dire davvero quello che desiderano.
Ho notato che pur abitando al mare, lo ritrai poco. Mi sbaglio?
Io lo amo molto, forse perchè lo vedo poco e quando lo vedo trovo le mie origini e non c'è nulla che mi appaghi di più, perchè è un desiderio che dopo essere per molto stato un'immagine mentale idealizzata diventata realtà. Per me fotografare il mare non è mai banale, anche se le foto possono sembrarlo.
alessandra
albertoterrile
E' vero fotografo poco il mare e lo guardo sempre con distanza …dalla finestra di camera lo vedo in lontananza. Non a caso un'amica (Mara) mi diceva : ma non lo fotografi mai il mare? E per risposta ho fatto 2 interventi martedì, aprile 26, 2011 PLUFF e martedì, maggio 03, 2011
Se potessi essere Neve/ Un Mare per Mara 2 ***
Credo che si debba essere EMPATICI con la natura (in realtà col cosmo intero) e in tal senso io vibro alla vista delle foglie. Dico che è un destino segnato il mio, quando mi misero in mezzo a un prato su una coperta a 6 mesi vegliato dai ciliegi,le amarene,le querce e i castagni…..l'imprinting,qualcosa mi è restato dentro , quando ascolto suoni e sento profumi,vedo colori che riconosco da quel momento. Mi emoziono.
Il mare l'ho vissuto meno avendolo per paradosso sempre accanto….
Desideriamo sempre ciò che non è a portata di mano…. o che non possediamo. In tutto questo gli umani sono simili….dalla natura ai sentimenti agli averi al lavoro….
utente anonimo
sì e proprio così come dici …
desideriamo conoscere ciò che ancora ci è ignoto, ma rientra nel nostro immaginario che si arricchisce e prende forme molteplici grazie al rivivere emozioni primordiali che non riconosciamo se non quando si manifestano stupendoci in modo inaspettato. E' lì che le emozioni si possono raccontare attraverso il pensiero, la parola, la poesia,la fotografia … quando ti prendono e non te lo aspetti.
grazie della bella risp osta