Varie
LA LUNA DEL 29 DICEMBRE 2004
…..rientro a casa verso le 18,30 a piedi e prenoto il semaforo ma le dita abitudinarie trovano un groviglio di fili al posto del pulsante… una sensazione diversa, qualcuno ha scardinato l’interrutore, però la prenotazione semaforica funziona egualmente. Viene il rosso e le macchine frenano una dopo l’altra . Gli anabbaglianti illuminano le corsie. C’è troppa luce in città: le vetrine sulla strada, gli appartamenti che emanano i bagliori prodotti dalle lampade a stelo e dai lampadari. Sino a pochi giorni fa alle 16,30 era buio completo, non ero in Finlandia, ma sull’Appennino toscoemiliano, la luce veniva diffusa dalla neve che era scesa copiosa per aiutare il terreno ad assorbire l’acqua nel giusto modo durante l’inverno. La neve si scioglie lentamente e dosa l’acqua al terreno, la pioggia d’inverno in quei posti non è benvoluta come d’estate o nella tarda primavera. La notte dormo sempre con gli scuri aperti, lascio che la luna rischiari delle zone della camera da letto creando inediti profili da quella sedia. Torno all’infanzia, ma forse non l’ho mai abbandonata se fischietto quando scendo il sentiero la notte, se mi volto per timore d’essere sorpreso, se mi commuovo pensando che Pippi calzelunghe parla alla mamma che stà nel cielo. Oggi i bambini mi sembrano troppo spesso molto adulti e certi adolescenti li sento già vecchi. Forse non accetto quasi nulla del mondo che mi si propone quotidianamente….ma cosa importa? Sono certo che è giusto che io faccia le mie immagini per mè e anche per voi che le guardate e che tornate spesso a leggermi……
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