Varie
CIBO
Il primo gusto che ricordo e che mi valse da parte di mio padre il nomignolo di FANFUKEN è “zuccherino”. Infatti l’unico modo per farmi mangiare le pappette ed in seguito le minestrine era di scioglierci dentro un bel cucchiaio da minestra di zucchero, altrimenti non mangiavo nulla di ciò che mia madre riteneva indispensabile per la mia crescita e nutrimento.
Lo zucchero, inteso come gusto dolce compare ancora nella prima infanzia in piccole bottigliette di plastica piene di un liquido colorato (con gli E144 ed altre sostanze rivelatesi poi cancerogene) che vendeva il Sig .Boero il lattaio sotto casa mia. Erano un vero e proprio elisir per me ed altri amichetti cresciuti negli anni 60. Più tardi, qui ormai dodicenne, scoprii che di quel liquorino dolce ma non alcolico esisteva una versione High Class, che vendeva Romanengo in via Roma, erano gemme ripiene di rosolio,(parevano bollicine di cristallo) che ero incapace di gustare visto che sono un compulsivo oltre che ipercinetico. Ne mettevo cinque alla volta in bocca e invece di lasciare che si sciogliessero le facevo esplodere nella cavità orale rompendole con i denti, erano delle onde di gusto che lambivano le pareti interne della bocca lasciando che la delizia zuccherina lavorasse per la carie.
Il primo cibo che ricordo era il “pancotto” che reclamavo a mia Nonna Elvezia (che ho sempre chiamato NONNA GNOCCHI) quando era in procinto di rientrare a casa sua. Ero una piccola peste e aspettavo a chiederglielo al termine della giornata dopo la dura prova del contenere per un intero pomeriggio le mie energie simili a petardi esplosi in giro senza una logica. Mentre era sulla porta col cappotto ero uso richiamarla chiedendole :-.Nonna mi fai pancotto? Era una terrificante poltiglia che veniva debitamente miscelata con lo zucchero. Del resto ero talmente vivace, gracile ed inappetente che appena ipotizzavo la possibilità di alimentarmi era un sommovimento generale. Il cibo è sempre stato importante in casa mia.Non amo granchè la carne,da piccolo la trattenevo nelle guance senza ingerirla e poi andavo a sputarla. Se poi vogliamo nominare “la fettina” lì raggiungo il disgusto.
Potrei dire che preferisco il pesce, ma il cibo in generale è una cosa che vedo più come un carburante necessario per sostenermi fisicamente senza attingere unicamente all’energia nervosa……
2 Comments
utente anonimo
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Ciao!
Mullmuzzler
Bel post e foto a dir poco stupenda!