Varie
VIVIAN MAIER
…arrivata negli Stati Uniti negli anni ’30, impiegata prima come commessa e poi come bambinaia, morta in disgrazia nel 2009 e solo oggi celebrata come una fotografa di successo. Ha scattato ininterrottamente fino agli anni ’90 per poi conservare migliaia di negativi mai stampati tutti per sé, senza mostrarli mai a nessuno. Ma nel 2007, a causa di alcuni pagamenti insoluti, parte della produzione di Vivian viene ceduta, insieme ad altri mobili d’epoca, chiusa in un armadietto di archiviazione.
Dedico questa notizia a quanti fanno un esercizio compulsivo della fotografia unicamente per “mostrarsi”. A coloro che non accordano tempo alle immagini scattate per comprenderne il senso e il destino.
L’identità di un’artista NON è determinata dal suo mostrare ciò che ha fatto.
Sei incapace di essere in solitudine colui che comprende il senso del suo agire?
Perchè ti nascondi dietro al fatto che l’altro (in realtà il tuo potenziale pubblico) possa indicarti la strada e la bontà del tuo “raccontare le cose?
Quanta finta modestia si cela nell’offrire all’altrui sguardo l’operato?
Questa società spettacolarizzata vive di applausi e consensi.
Troppi artisti d’oggi temono il silenzio e l’anonimato.
Prendi distanza dal tuo lavoro,impara a pesare il risultato globale del tuo fare e prova a scoprire lontano dagli altri e NEL SILENZIO cosa realmente sei.
E poi…..evita di dirlo a tutti perchè forse “serve a te solo”.
2 Comments
utente anonimo
coach, curiosamente Internazionale questa settimana dedica il portfolio centrale proprio a Vivian Maier. ti spedisco per posta un estratto.
klaus
albertoterrile
Grazie,lo inoltrerò ad altri appassionati!
Sempre eccellente in tempismo doctor Klaus