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IL PRIMO SET SENZA LINO
Ciao Lino,
così come,mi ero preparato alla tua morte, allo stesso modo avrei dovuto corazzarmi un po’ al pensiero del primo set che avrei montato senza di te.
Non l’ho fatto. Da troppi mesi oramai mi anestetizzo lavorando più ore dell’orologio,producendo foto,eventi,scritti in maniera quasi ossessiva. Tengo la testa occupata come facevi tu. Non voglio pensare al vuoto che ho attorno.
Certo tanti amici, miliardi di allievi,sorrisi,sguardi e pacche, ma quando chiudo la porta di casa alle mie spalle….non c’è più la nostra telefonata di rito, ci sono solo tantissime immagini che raccontano trent’anni di fotografia,pile di vinili di cd e montagne di libri.
Il mio letto a due piazze è per una sola persona. La metà che verrebbe occupata da una Lei è invasa di poesie di Carver,biografie di musicisti rock, testi di H.David Thoreau e di Rigoni Stern, posacenere,stralci di appunti. Oramai la notte se mi sveglio scrivo e risistemo files nel portatile.
Oggi tirerò fuori dall’auto gli illuminatori,il fondale,gli stativi e ci sarà Ilaria ad aiutarmi.Tu hai voluto così, io ero d’accordo e così è stato. Ilaria è paziente,dolce,comprensiva e mi sopporta quando sbuffo,sclero o sto male.
Vedi Lino, così come,mi ero preparato alla tua morte, allo stesso modo avrei dovuto corazzarmi un po’ al pensiero del primo set che avrei montato senza di te…ma non l’ho fatto. L’altroieri è morto un altro amico,Enzo,vinto dal cancro come te. Ora l’emotività prende il sopravvento, lo sguardo è velato e la gola sembra strozzata ma io andrò egualmente a fare il mio lavoro con quella passione con la quale conquistai anche te tanti anni fa.
Nella vita ci vuole Amore per quello che è il nostro lavoro, quel compito assegnato ad ognuno di noi.
Ho sempre detestato quelli che non fanno un cazzo!
Lo sai!
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