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ALICE NEL PAESE DELLO STUPORE
Domani Venerdì 17 alle 16,30 alla sala Chierici della biblioteca Berio io e Laura Dalla Dea mostreremo un piccolo estratto di ALICE NEL PAESE DELLO STUPORE un lavoro creativo realizzato con una meravigliosa banda di amici che per questioni mediche vengono definiti "disabili fisici e psichici".
“ALICE NEL PAESE DELLO STUPORE”
laboratorio fotografico narrativo
“In verità abito sempre nel mio sogno e di tanto in tanto faccio una visita alla realtà.”
Ingmar Bergman
INTRO
L’idea del laboratorio “Alice nel paese dello stupore” nasce nei primi mesi del 2010 dall’incontro tra Alberto Terrile (fotografo, artista) e Laura Dalla Dea (arte terapeuta-educatrice) e dal loro comune desiderio d’esplorare il lato nascosto di ogni essere umano
, una sponda fantastica e visionaria che per motivi culturali e educativi viene confinata ai margini quando non patologizzata.
Da molti anni Alberto Terrile ha il desiderio di “dare una forma differente e inedita” alla sua visione di Alice che è legata a una parte di ognuno di noi.
La possibilità di realizzare questo desiderio si formalizza con un gruppo di ospiti della Comunità Alloggio A.N.F.F.A.S. di Coronata, con Laura come mediatrice, traduttrice, arte terapeuta, prenderà forma una “Alice” che ribalta il concetto di “normalità” concepito come giudizio di valore che porta all’esclusione sociale.
Questo concetto sarà alla base della struttura del laboratorio che si fonderà sull’agire creativo comune, in cui il gruppo potrà dialogare e confrontarsi alla pari.
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Ho principiato questo lavoro mentre ero sotto terapia al DIMI in combine con l'amico e assistente Lino Montemurro,malato di cancro deceduto il 27 luglio.
Uso l'Arte per curarmi,analizzarmi e dirmi.
Il momento di estrema difficoltà che stavamo vivendo chiamava a sè un lavoro ancor più grande e importante.
Dopo gli Angeli ( che è un work in progress infinito ) quest'Alice è l'aspetto odierno col quale mi presento alla gente che dice di amare le mie immagini.
Sin da piccolo mi sono sentito "diverso" e inadeguato al mondo dei più. Inevitabile l'attrazione per coloro che non rispondono ai crismi della "normalità".
In quasi 50 anni di vita ho frequentato e fatto amicizia con molte figure "non regolari".
Oggi ho scelto di interagire e riscrivere assieme a loro il classico di Carroll, stravolgendolo completamete, lasciandomi trasportare dal furore creativo (loro e mio) in una forma di trance alla quale pochissimi hanno avuto occasione di assistere.
Attraverso l'appoggio della conservatrice Camilla De Palma del Castello de Albertis abbiamo trovato lo spazio dove riunirci per disegnare,costruire e comporre settimanalmente il nostro concetto di Alice. Il castello è divenuto prima "casa" poi location…un sogno che pareva impossibile si è concretizzato.
L'Amore che sentivo sfuggirmi tra le dita poco a poco nella vita ritornava sotto un'altra forma, trasformato e redento dagli sguardi di Marco, le domande di Ivo , il sorriso sbilenco di Pitta e la stretta delle mani di Eli. Queste persone hanno assieme ad altre cose vissute nel 2010 cambiato radicalmente la mia percezione del mondo.
La mia gratitudine è ricambiata dall'Epica di un'Alice molto coraggiosa e di rottura, un Alice come ad oggi non mi è stato dato vedere in giro.
La nostra Alice unisce il maschile al femminile, la nostra Alice esiste e si manifesta per testimoniare quella parte folle e visionaria che molti oggi hanno represso.
Noi no!
Il Bruco Sciantoso voluto da Eli e il Bianconiglio Ermann sullo sfondo.
Alice/Marco e il tunnell che risucchia
Ivo lo scudiero della Regina Cattiva
La prima Apparizione
Mi presento,il mio nome è ALICE
2 Comments
albertoterrile
….è stato piacevole essere in auto diretto alla Berio,nonostante il maltempo e sentirsi dire :- Ahhh Sei già partito? Guarda che abbiamo annullato….
Ho chiesto :- Come lo comunicate, a parte telefonare a me?
Voce: Attraverso la pagina de…lla Berio su Fb e il sito della biblioteca.
Oggettivamente non credo sia sufficiente…NON SI RIMANDA UN'ORA PRIMA!
Non è che io viva a Copenaghen ma è che qui ce la si fà addosso per nulla…
Mi spiace molto ma non è dipeso da me… queste cose per dirla con fare Emiliano FANNO SCENDER LA CATENA….ovvero CADERE I COGLIONI….
….due fiocchi di neve ed è subito la paralisi…
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Ilaria Reda | Le parole di Alberto Terrile