Varie
Alberto, è vero non abbiamo molto parlato… mi rendo conto che non sono mai riuscito completamente ad "entrare" nei gruppi in cui mi sono trovato… fa parte del mio carattere, ho bisogno di tempo per sentirmi a mio agio, per sentirmi accettato e non giudicato. Spesso preferisco nascondermi e aspettare di essere "trovato". Solo che purtroppo spesso non c'è il tempo e così perdo delle occasioni. E' un mio difetto. Per questo cmq sento molto più vicino l'Alberto del diario… Ti ringrazio molto per il tuo giudizio sulle foto. Sento l'urgenza profonda di fotografare, in ogni momento. E questo credo sia stato un tuo grande insegnamento. Ora però devo capire cosa voglio veramente dire. Una sera a lezione hai mostrato nuovamente i tuoi angeli. A un certo punto ne hai mostrato uno che non mi ricordavo…la silhouette di un albero come dominante e in basso a sinistra un uomo e un bambino. In quel momento mi è venuto da piangere… il ricordo di mio padre (che purtroppo non c'è più) improvvisamente mi ha riempito gli occhi. Ammiro molto le persone che riescono a far provare sentimenti così intensi agli altri. E' un dono. Grazie. A presto. gianni
COME COMPONGO
La ricetta del mio fare …..è molto semplice. Riverso i miei sentimenti nelle immagini e li condivido con gli altri. Oper con delicatezza, grazia e il mio personale concetto di eleganza ( semplicità+sobrietà) una "Mitografia del quotidiano".
Nel 2000 vivevo il conflitto tra il mio desiderio di avere una famiglia e una donna con la quale stavo che non voleva neppure ufficializzare la nostra coppia perchè stava compiendo un cammino esistenziale molto complesso che mi portò capo a qualche anno a chiudere quella relazione.
Presi ciò che il mondo ovvero la realtà visibile, mi offriva. Attraverso la conoscenza e senza nulla fare intendere ai soggetti,(perchè questo è il mio modo,il riguardo che ho verso gli altri che non desidero caricare delle mie personali angosce), presi dicevo…un padre che si era appena separato e una figlia.
Scelsi il controluce perchè il mio desiderio di famiglia idealizzato era un pò come una LANTERNA MAGICA, UN SOGNO IDEALE, lo scelsi perchè mi permetteva di universalizzare le figure. In realtà la piccola è una bimba, ma la silouette consegna agli occhi di tutti una fanciullezza non specificatamente connessa ad una sessualità.
Raccontai attraverso la sospensione del padre i due piani differenti. Quel padre racconta "il mio"….che a lungo ho vissuto come figura distante da me in senso etico.
Quel padre racconta "il suo" ( della bimba) che attraverso la separazione diveniva più lontano.
Quel padre racconta il Padre che io stesso, come una matriosca contengo attraverso la mia appartenenza al genere maschile, quel padre che ad oggi "non sono". Non ho mai avuto figli, non sono stato mai sposato.
Trasportai tutte queste cose in silenzio ( sono un contenitore immenso di pensieri e stati d'animo) in un'unica fotografia. Negli anni ho messo a punto ciò che per me è LA FOTOGRAFIA, ovvero LA SINTESI DI UN PENSIERO,DI UN RACCONTO IN UN'UNICA IMMAGINE.
Scattai quest'immagine poco prima che quella famiglia si riunisse attorno ad una tavola, perchè il cibo e la convenzione di un pranzo riescono ancora a mantenere per una serie di momenti unite le persone. Penso a famiglie che si ritrovano "per i figli" riunite in un Natale o per un compleanno dei bambini.
Scattai quell'immagine mentre la luce di una tiepida giornata tramontava.
Sono passato molte volte tra quegli alberi.
Sono passato di là con una nuova compagna che oggi non c'è più.
E continuerò a passare di là, in quel luogo per me "benedetto" , luogo per altri, assolutamente comune.
Perchè in fondo sono uno dei tanti umani che passano sulla terra, ma credo nell'importanza di un gesto che si compie col cuore.
Le tue parole, caro Giovanni, confermano solo che ciò che faccio non è vano.
Se questi miei Angeli sono stati in un grande museo francese o in gallerie d'Arte, questo diciamolo sinceramente porta gioia all' Ego dell'artista.
Se questa immagine ti ha commosso così come ha commosso me in quella frazione di secondo in cui ho operato SINTESI….Caro Giovanni, quest'immagine non è stata vana.
Spesso i pensieri che si fanno manufatti, pensieri consegnati al mondo divengono opere che sposano un cognome più o meno famoso.Penso a PICASSO,MAGRITTE,UNGARETTI,PASOLINI….
Il cuore di tutto invece è solo un nome di Battesimo.
I miei Angeli hanno il cognome puntato da una semplice iniziale e un nome che invece risuona.
Umilmente come credo sia giusto dire o scrivere che questa immagine l'ha realizzata Alberto.
Alberto e basta.
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