Varie
A nuoto nel cielo
Ho scoperto la creatività che ero bambino e da allora ho sempre proposto una mia visione, un alternativa al reale che spesso trovo banale e crudele.
Le leggi universali che governano la vita mi fanno male….noi siamo, dal punto di vista fisico, degli esseri-per-la-morte, come sosteneva Martin Heidegger, e l’unica cosa certa verso la quale andiamo è l’evento della nostra morte individuale. Questa cosa è naturale quanto difficile da accettare.
Allora oppongo i miei Mondi creati, sogni che possono realizzarsi attraverso la fotografia che diventa il mezzo per "trasformare la realtà delle cose".
Da alcuni mesi interagisco con disabili psichici realizzando un mio progetto creativo dove l’Arte diviene strumento di interazione linguistica. Ho scoperto di essere simile a loro in molte cose… su tutte, la fantasia.Ho preso atto una volta di più che il mondo definito "normale" il mondo nel quale viviamo è una farsa grottesca e superficiale.
Scelgo un’altra strada. Costruisco i miei piccoli mondi con semplicità, come nel caso delle foto che pubblico, realizzate con Francesca Abd El e Anna Meszaros.
NB: L’immagine a colori non è frutto di un COPIA E INCOLLA. Lavoro all’antica.Francesca ha un imbragatura e delle carrucole che la sospendono per aria tra gli alberi. Le corde sono poi state eliminate in post produzione.
Di fatto, il distacco definitivo dalle persone amate, la separazione irrimediabile da esse, il senso di vuoto radicale, di assoluta impotenza e di inutilità della vita, in colui che sopravvive alla perdita di una persona amata, costituiscono, senza alcun dubbio, la prova più terribile che le creature umane debbano affrontare nel loro pur travagliato cammino terreno.
6 Comments
utente anonimo
…e meno male che i palloncini non ci abbandonano mai…
andrea.
albertoterrile
Più invecchio esteriormente più stringo e spingo fuori il bambino che contengo.
utente anonimo
ciao coach.
io bazzico qui sempre….
tu come stai?
paola
albertoterrile
@Paola
….insomma. Quest'anno è molto difficile sotto molti, troppi aspetti. Emotivamente scarnificato stringo forte il mio lato "bambino" con il quale buttar fuori tante storie fatte con le immagini.
Sono sommerso da libri che leggo a sprazzi, cambio le foto sui muri di casa…e sono più silenzioso di un tempo,sebbene sembri sttrano. Resto quello di sempre….mi indigno per il non rispetto verso il lavoro dei giovani, per come sono tristi le università…sogno di metter su un istituto professionale di fotografia biennale che faccia capo a delle metodologie che oramai ho testato. Molti miei allievi oggi lavorano,pubblicano e vincono premi….ma la cultura per l'immagine manca proprio a coloro che dirigono e comandano.
Il paese del Caravaggio oggi è una landa di sterile e stereotipata superficialità.
La profezie di debord s'è avverata…..oggi è la socità dello spettacolo…anzi dell'avanspettacolo!
albertoterrile
Ahhhh Ho avuto 4 ragazze col nome Paola ai corsi…indi il coach fa presumere che sei o sei stata allieva …….suona buffo chiedere " che Paola sei" basta l'iniziale del cognome ….
albertoterrile
Sono rintronato,non avevo visto neppure il link al tuo blog!