Annoiarsi è masticare tempo. Emil Cioran, Sillogismi dell’amarezza, 1952

Ieri ho nuovamente rivoluzionato il piano didattico al corso base di fotografia. Negli ultimi quattro anni all’esercitazione di ritratto facevo seguire una prova di nudo. Quest’anno la prima esercitazione ha superato le aspettative, pertanto ho deciso, anche per non annoiarmi, di proseguire con un’indagine sul corpo in movimento. Ho optato per una modella, Francesca Abd El, che lavora da anni col corpo.

Come d’abitudine ho scelto all’interno del gruppo che con pazienza ho formato negli anni. Tutto nasce all’interno della classe.
I miei allievi che hanno sposato l’ideologia che promuovo dell’apprendere divertendosi , hanno battezzato il gruppo di lavoro la “TERRILE’ S SFUCKTORY”. Siamo autonomi e oggi addiritura raccolti sotto un’associazione di cui curo la direzione artistica http://www.percorsimagici.net
Abbiamo ogni sorta di individualità, informatici,avvocati,dirigenti,imprenditori,studenti e artigiani,personale paramedico,danzatori e molto altro ancora.
Francesca Abd El è ottima allieva, ha una grande sensibilità fotografica verso la figura infatti è nel contempo, un corpo danzante oramai da tanti anni, questo a discapito della giovane età. Abbiamo lavorato assieme per Studio per un quadro con gli allievi e lo scorso hanno ha dato lievità ad  uno dei miei Angeli
Per due giorni ha posato professionalmente ,improvvisando , per un totale di 10 ore. Ho visto con piacere i volti felici degli studenti.
Lo ripeto da anni, sono stato uno studente anche io.
Non amavo i professori indolenti che entravano a scuola con  un unico pensiero… portare a casa lo stipendio, tantomeno ho amato “i tromboni parolai” , coloro che riducono tutto unicamente all’arte del dire e del dirsi, filosofeggiando o vaneggiando senza insegnare una technè. Faccio unicamente e umilmente, quello che credo  mi sarebbe piaciuto ricevere quando ero dietro un banco….dall’asilo all’università.
Lo faccio divertendomi assieme agli   allievi. 

Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé. (Pablo Neruda)