Antonello da Messina (dettaglio del ladrone)

La terapia è come una marea, ti ricopre . Se ti abbandoni a lei, quando si ritira, può condurti su pericolose  secche di compassionevole pena. Se provi a contrastarne la furia, prendi coscienza di quanto puoi avversare con la tua volontà .

E’ uno strano legame , una contrapposizione di amore e  di odio per quei farmaci che aiutando la guarigione , s’ adoprano per prolungare le speranze di vita. Durante il trattamento è come se attraverso un’illogica perturbazione si passasse dalla bufera di neve al sole  più cocente .

L’azione neurologica generalmente induce forti depressioni . I pazienti sgomenti si abbandonano a bordo letto con uno sguardo disabitato.Sguardo che si abbandona, sguardo che si lascia  trascorrere in quell’ angolo  formato tra la parete e il pavimento. 

Folate di rabbia scompigliano i pensieri come onde elettriche mentre la bocca trattiene sapori di metalli lasciati a bagno in pozzanghere di cantiere. Ogni odore si fa più penetrante, risale le narici quasi volesse piantarsi come un dardo nella corteccia cerebrale.

I capelli si fanno più fini e con loro i pensieri .

Questo viaggio principiato a settembre dovrebbe terminare quando inizia la Primavera. Voglio vederlo come un segno di buon auspicio.

L.