Varie
Comunicato stampa esposizione: Sguardi nel Pozzo 2
a cura di PERCORSI MAGICI associazione diretta da Alberto Terrile
Dal 14 Gennaio al 14 Febbraio 2010 al Centro Polivalente Sivori
Il pozzo, da sempre, riveste un carattere sacro in ogni tradizione realizzando la sintesi dei tre ordini cosmici: cielo, terra e inferi.
E’ un simbolo religioso ma anche materiale, pensiamo all’acqua che contiene che può garantire la sopravvivenza di una famiglia come del raccolto.
La donna, fonte di vita, è legata all’acqua, sorgente di vita per eccellenza ma anche liquido amniotico. Il pozzo d’acqua è quindi anche simbolo del grembo materno.
Sguardi nel pozzo 2 è il secondo invito che rivolgo a quanti desiderano incontrare il mistero della creatività nel femminile.
Giovedì 14 Gennaio 2010 ore 18,30 verrà inaugurata presso il centro Polivalente Sivori in Salita Santa Caterina 12 r la mostra “Sguardi nel pozzo 2”.
L’esposizione raccoglie i lavori di quattro fotografe: Cristina Arrigoni, Valentina Camozza, Valeria di Mito, Annalisa Ranzoni e rientra nel ciclo di mostre ideate e dirette da Alberto Terrile con l’obiettivo di valorizzare e promuovere giovani talenti.
Cristina Arrigoni (1969 ) sceglie una tecnologia attuale come il cellulare Nokia N 95 per produrre un’immagine di nudo naturalistico Un corpo protagonista discreto che duetta con radici, rocce e laghi alpini . I suoi autoritratti conservano le memorie della fotografia storica degli anni 40 ma giungono a noi attraverso degli MMS.
Valentina Camozza (1982) ci conduce nell’universo degli Squatters parigini che hanno nel tapezziere anarchico Georges Cochon e nella sua insurrezione del 1912 il loro nume . Un reportage sensibile ce li mostra nella loro quotidianita ( il riposo, la casa occupata e le operazioni sia casalinghe che di writing) Valentina opera uno sguardo documentale compartecipe restituendo umanità e dignità a personaggi che hanno scelto di vivere alla periferia di un sistema economico che non riconoscono. Le sue immagini sia a colori che in bianco e nero utilizzano il piccolo e il medio formato.
Valeria di Mito ( 1963) scandaglia un universo personale complesso e interiorizzato dove gli abissi di un’anima si materializzano grazie alla tecnologia analogica che aveva nella camera oscura con le carte ai sali d’argento e gli acidi di sviluppo la sua essenza . Le sue immagini fotografiche , tutte rigorosamente in bianco e nero, sono il diario di un vivere in consonanza con il creare ad alto contrasto,la sua è un’esistenza dove i mezzi toni vengono consegnati alla lontananza.
Annalisa Ranzoni (1985) presenta un piccolo diario quotidiano realizzato in digitale e attraverso il colore per mezzo del quale si racconta utilizzando il volto e gli oggetti d’affezione . Le sue fotografie narrano una quotidianità come fossero stralci di un blog dove ogni parola viene imbavagliata quando non addirittura bandita.
Mini bio autrici
Cristina Arrigoni
Nasce il 26 febbraio 1969, dopo il liceo scientifico si dedica al teatro come attrice a Milano per 5 anni. Contemporaneamente lavora come assistente per il fotografo Renzo Chiesa.
Attualmente dipinge e assembla sculture continuando a fotografare espressamente la scena dei musicisti blues.
Le immagini presenti in mostra sono autoscatti in natura realizzati espressamente col cellulare un Nokia N95
Valentina Camozza
Nasce l’ 8 novembre 1982. Vive attualmente a Parigi dove esercita la professione di fotografa.
Da sempre appassionata di arte, nel 2006 si laurea presso l’Accademia Ligustica di belle arti con la tesi sul progetto fotografico del viaggio.
E’ proprio il concetto di viaggio che determina la sua vita. Infatti, Valentina trova la sua identità intellettuale nel reportage. Già durante gli anni dell’università viaggia molto, perlopiù in Europa e infine decide di stabilirsi a Parigi.
Nel corso degli anni, espone in parecchie città, in Italia e in Francia, collabora con la compagnia di teatro di strada “Terrain Vague” e continua alcuni progetti professionali con il collega-fotografo Matthieu Gouzes.
Questa è la sua prima mostra dedicata agli Squatters, molti dei quali conosciuti nei suoi numerosi viaggi e durante la sua vita parigina.
Valeria di Mito
Nasce il 10 aprile 1963. Fotografa nell’arte in vita e in movimento. Frequenta il liceo artistico e l’accademia ligustica di belle arti di Genova. Ha lavorato a Genova, Milano, Savona, Torino, Modena. Insegna fotografia in un istituto secondario superiore. Ha al suo attivo mostre collettive e personali di pittura ,incisione e fotografia.
Annalisa Ranzoni
Nasce a Genova nel 1985. La sua prima fotografia risale a quando aveva otto anni, a quel tempo prediligeva i suoi genitori come soggetti, ai quali era solita mozzare sempre la testa. A quattordici anni sceglie il liceo Artistico dove nasce la passione per le arti grafiche, per l’essenziale e la voglia di comunicare senza usare le parole, che si radica in lei da quando si imbatte in Munari. Dopo un tortuoso percorso alla ricerca della strada giusta nel duemilaotto si iscrive in accademia, posto in cui si innamora di Alfred Stieglitz, di Jan Saudek e Mathew Barney. Nell’aula verde dell’accademia scopre che esiste una giusta sintesi tra parole e immagini ma che il difficile è trovarla. Ad oggi ha un diploma in grafica e uno in direzione della fotografia.
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