Varie
NATURA MORTA CON NIENTE
“ Non c’è nessuna disciplina da praticare. Per conoscere te stesso, sii te stesso.
Per essere te stesso, smetti di immaginare di essere questo o quello. Sii semplicemente.
Lascia che la tua vera natura emerga. Non disturbare la tua mente con il tuo cercare”
Nisargadatta Maharaji
Salgo in alto, su una vetta. Cambio la prospettiva e il punto di vista. Guardo cosa succede a valle.
E’ tutto uno sgomitare per affondare l’uno l’altro. Le promesse sono negate o cancellate come fanno gli amanti che vogliono uccidere la loro Storia. Qui però si tratta della nostra Storia sociale, del luogo dove siamo. Controllati e guardati a vista non possiamo esprimerci se in grado di farlo.
Il mio pregio è anche un difetto: avere in gola una voce, voce che mi fa scoprire una cosa:- la verità può far male. Per gli altri c’è la televisione che chiude le parole in bocca e le sostituisce con bolle che vanno al cervello come un embolo. E’ una società che ci vuole tutti in terapia intensiva. Siamo in rianimazione, nell’attesa del risveglio. Ce ne rendiamo conto?
Oggi cosa faccio? Sogno una “rete asociale” e l’autismo sociale.
Kennedy disse: “Alcuni uomini vedono le cose come sono e dicono:Perché?
Io sogno le cose come non sono mai state e dico :-Perché no?”
Sospendere il giudizio e insieme ogni forma di azione cooperativa. Sospendersi.
Dobbiamo inventare un nuovo alfabeto, un linguaggio che sia solo per alcuni e rientrare poi al bosco. Lasciamole bruciare di noia di egoismo e di potere le nostre città.
Ricostruiremo sulle macerie. Questa società è suicida e inconsapevole.
Una società che sorride come un idiota che non riesce a capire ne sé ne l’Altro.
Mi ascolterò nel silenzio, lontano dalla “natura morta con niente”.
4 Comments
utente anonimo
guardare in cielo affusolati e verdi pappagalli gridare e schiamazzare felici
annusare il mare nel mattino silenzioso quando ancora si avverte il suono profondo del suo respiro
le foglie verdi gialle rossastre cadere dai rami e colorare il percorso
dimenticare la forza che ci schiaccia a terra e continuare a camminare con i piedi distanti dal suolo grigio e sterile della città
vivere la leggerezza fresca dei sogni
(la punteggiatura non serve)
albertoterrile
Vivere la leggerezza dei sogni, respirare al ritmo di pappagalli, salire sulla magnolia, farsi scoiattolo per star lontano dall’uomo e dalla sua lingua, dallo sporco che produce con gesti e idee.
Ho un cuore fanciullo che però sul dondolo della vita vien tirato a fondo dai tanti che esercitano potere,applicano logiche colpevoliste,cercano l’esemplare punizione, si parlano addosso,creano caste e sfoggiano l’abito dei paladini difensori dei valori.L’autocritica è sempre per altri….mai per loro…..e l’italia va a “puttane”.
evalu
Sei un sentimentalutopista caro il mio Terrile, perdonami la critica, ma la collettività, la socialità chiamala come ti pare è quanto di più annichilente possa esistere.
L’individuo che pensa con la sua sola testa e se ne sbatte del resto, il sociale è una roba da preti e da buonisti.
fai delle foto stupende e sei un gran bel pezzo d’uomo, da bava, ma boia ladra ti fai prendere per le palle da cose che tanto non cambierai mai, esprimi la tua creatività e sbattitene del resto.
è così che si vive, il resto è tutto una macchinosa farneticazione dell’uomo contemporaneo.
Sai cosa serve all’uomo? acqua, poco cibo, liberta, silenzio e tanto, ma tanto sesso, se vuol in quest’ultima cosa ti posso dare una mano.
utente anonimo
Giuuuust!!!!!!