Varie
1987, Autunno con figura
COL TEMPO
Sembra ieri,quando iniziavo a scrollarmi di dosso la merda che il mio principale milanese mi aveva obbligato ad assorbire.Volevo fare la mia fotografia, e lui non faceva la sua fotografia, era Zelig….il personaggio, clonava atmosfere da vender a caro prezzo alla pubblicità e alla Moda. Non aveva uno stile perchè poteva averne mille…tirava dove andava il vento. Per carità bravissimo, ma senz’anima, senza cuore….poi per giocare mi dava pure dell’Handicappato solo perchè mi scivolava di mano un pannello di riflessione…solo perchè erano 8 ore che me la menavo sul suo set….spero che oggi abbia ricevuto dalla vita, che ha il dono di sorprenderci un pò tutti, quel minimo di brivido per capire che “i rapporti umani” sono essenziali, che occorre rispetto dell’Altro, del prossimo. Guarda che mondo,molti, troppi sono involuti nei loro contenitori, corpi malfermi ma fasciati da stoffe, etichette ognidove, collagene sparso ovunque come le ostie cadute di mano al chierichetto sui gradini dell’altare. Il sacro è sepolto dalle nostre stupide esigenze satellitari, piattaforme internet per guardar calcio persino al polo. Luoghi comuni che creano lande deserte per le emozioni primigenie, che nausea questa vita così impastata di ipocrisia. Riti inutili, sette imbecilli. Appuntamenti che saltano, non una parola mantenuta, tutti affollati nel contrastare la crisi con scudi d’egoismo branditi da dita da falangi perfette. Che noia, che rabbia, che schifo.
Alberto Terrile 1987
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