Varie
courtesy of Michela Ruisi
Ovvero: quando non esisteva Photoshop tutto aveva il sapore delle cose autentiche
Tenendo conto che, iniziai i miei primi esperimenti sugli Angeli e la loro sospensione, nel 1981, potete immaginare ad oggi, quante persone mi abbiano chiesto :- Come fai? E’ un fotomontaggio?
Circa il work in progress “Nel segno dell’Angelo”, in pochi si sono soffermati sull’aspetto più importante, il fatto che io abbia deciso “di mostrare l’invisibile” semplicemente scegliendo il mezzo più adatto: l’apparecchio fotografico. Invisibile solo perchè non percepibile dall’occhio umano
Quando una persona spicca un salto, dal basso verso l’alto, raggiunge un apice, un punto nel quale si ferma per una frazione di secondo, prima di ridiscendere, secondo una legge fisica. Io sono sincronizzato su quella frazione, che il nostro occhio umano non riesce a percepire, ma che l’apparecchio fotografico è in grado di fissare attraverso il tempo dell’otturatore.
Se molti dei miei Angeli, o come in questo caso, con l’immagine di Michela che, rientra a casa a cavallo di una scopa, le mie rappresentazioni divengono credibili, questo è da imputare a molti fattori:
a) Una regia molto attenta. La scelta del luogo e dell’ora più adatta per questioni di luce. Prima di scattare mostro io, simulandolo direttamente inl sito, che tipo di salto desidero,come, e in quale direzione. Importantissima è la posizione del soggetto fotografante,rispetto al soggetto fotografato. In questo caso,sono sdraiato per terra.
b) un profondo rispetto per chi s’appresta a interpretare questo personaggio. Occorre accompagnare il soggetto a compiere questo salto, come fosse la più naturale delle cose.
c) Mai più di 3 o 4 scatti a soggetto, onde evitare manierismi o l’ eccessiva rigidità della postura.
d) Alla bravura,abilità e perizia della ripresa occorre abbinare un’ottima tecnica di stampa in stampa, perché questo lavoro è tutto su pellicola,formato 120mm e viene da me stampato su carta ai sali d’argento.
PS: L’immagine a colori, qui sopra,riprodotta, così come il bianco/nero dell’altro giorno, sono prove digitali, ma come documentato dalle riprese video effettuate da C.Masuero, tutto viene fatto,ancora oggi da me, in pellicola.
Il Titolo Vol /As fa di viaz significa : Volo/ Si fa dei viaggi, dove viaz è inteso come viaggio/elucubrazione mentale
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