Attraverso la scrittura del libro Poeti Immaginati, ho avuto modo di ripercorrere momenti di vita famigliare , di pensare alle relazioni d’amicizia e ai veri legami della vita.
Non c’è amarezza ma consapevolezza.
Ho visto sfilare volti che hanno ricoperto ruoli all’apparenza importanti, volti scomparsi tra le pieghe di nuove vite e nuove famiglie. Ho riascoltato i discorsi, di coloro che ritenevano di avere le chiavi per salvarmi dal naufragio o quelli di altri che possedevano  la ricetta per farmi ascendere nel dorato mondo dell’arte e mi consigliavano di andare a vivere in qualche capitale europea.
Ho capito per la millesima volta che aiutare ed essere vicino  a qualcuno che soffre non farà sì che lo stesso accada quando sarà il tuo turno.

Questo non incide sul mio modo di agire nel presente come nel futuro, solo mi rende più attento e consapevole.