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DIANE DI PRIMA
dal libro POETI IMMAGINATI La lontra edizioni busalla
Diane di Prima
Mia madre, Rosanna, è nata nel 1934 ad Alessandria, ha vissuto in Piemonte e alcuni anni in Africa. Avrebbe tanto desiderato studiare musica (tromba) e la danza. I suoi genitori non erano di quell’avviso e, per assecondarli, ripiegò su qualcosa che la interessasse egualmente laureandosi in lettere moderne. Insegnò italiano, storia e geografia per moltissimi anni. Oggi è in pensione ma non ha dimenticato né lo studio né l’insegnamento. Oggi si occupa di Catechesi.
Diane di Prima è nata nel 1934 a Brooklyn, all’età di sette anni ha iniziato a scrivere e a quattordici ha scelto di dedicarsi a tempo pieno alla poesia. E’ la poetessa di maggior spicco della Beat Generation.
Il suo libro “Memorie di una beatnik”, sorta di diario erotico di una generazione, racconta la scena di quegli anni. Tanti i nomi a sfilare tra quelle pagine: Lawrence Ferlinghetti, Gregory Corso, Jack Kerouac, Allen Ginsberg .
Un giorno del 1969 una matricola che la stava riaccompagnando in auto a San Francisco dove Diane vive le domandò:- Che fine pensi abbiano fatto tutti quei beatnik?
Beh, tesoro, alcuni di noi si sono svenduti e sono diventati Hippy .Altri sono riusciti a salvare la nostra integrità accettando borse di studio dal governo, o scrivendo romanzi pornografici.
John Wieners è pazzo e gira per Buffalo tutto truccato, Fred Herko è volato giù da una finestra, Gary Snyder è monaco Zen. *
Mia madre ha lo sguardo compassionevole e mi ricorda che: “Vivere meglio significa saper trasporre il dolore su un piano superiore di spiritualità. La società odierna opera una radicale distinzione tra gioia e tristezza. Il dolore viene nascosto e sedato, ma dal dolore e dalla tristezza nasce sempre qualcosa di nuovo”.
L’11 Marzo del duemilaotto, per il mio compleanno, scrive così: “Caro Alberto, che dire? Sei giunto alla maturità, siamo molto contenti per i tuoi successi, non ho altro da dirti; quando hai un momento di “calma” leggi Proverbi 3,1-12 è ciò che penso.
Un abbraccio affettuoso.
Mamma”.
Proverbi 3,1-12
[1]Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento
e il tuo cuore custodisca i miei precetti,
[2]perché lunghi giorni e anni di vita
e pace ti porteranno.
[3]Bontà e fedeltà non ti abbandonino;
lègale intorno al tuo collo,
scrivile sulla tavola del tuo cuore,
[4]e otterrai favore e buon successo
agli occhi di Dio e degli uomini.
[5]Confida nel Signore con tutto il cuore
e non appoggiarti sulla tua intelligenza;
[6]in tutti i tuoi passi pensa a lui
ed egli appianerà i tuoi sentieri.
[7]Non credere di essere saggio,
temi il Signore e stà lontano dal male.
[8]Salute sarà per il tuo corpo
e un refrigerio per le tue ossa.
[9]Onora il Signore con i tuoi averi
e con le primizie di tutti i tuoi raccolti;
[10]i tuoi granai si riempiranno di grano
e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
[11]Figlio mio, non disprezzare l’istruzione del Signore
e non aver a noia la sua esortazione,
[12]perché il Signore corregge chi ama,
come un padre il figlio prediletto.
Diane Di Prima scrive che sua figlia ricordando la sua prima infanzia le disse : “Mi mancano terribilmente i vecchi tempi. Erano duri, ma erano così belli”.
Lei allora replicò così : “Adesso le cose sono più… carine. Una nuova Epoca, con ancora qualcosa dell’infanzia. Statemi bene e fatevi.”*
Sentii Diane di Prima a me vicina. Non so esattamente perché.
Sarà stato perché aveva l’età di mia madre?
Sarà stato perché ho scelto già piccolissimo di volermi occupare d’Arte e ho mantenuto la promessa?
A volte un figlio corregge o riscatta certe questioni che fanno parte della storia e del patrimonio genetico famigliare.
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