Varie
PER ALTRA PORTA
Ieri sera ho fatto un tuffo salvifico attraverso i versi di Massimo Ferrando. Bellissimo, da leggere e meditare. Massimo Morasso nell’introduzione lo definisce "Un contadino accerchiato dagli Angeli".
Da "il giardino del silenzio"
Non voglio più riempire
coi miei rumori la campagna.
Se faccio come il sasso
seduto in mezzo al fiume
resta un sussurro d’acqua
un sogno d’erba.
Leggere Massimo Ferrando è tornare a vedere le cose come fosse la prima volta.
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galata@galataedizioni.it
2 Comments
harambee
“… è tornare a vedere le cose come fosse la prima volta.”
La prima volta … E o StuporE di lasciarLA accadere, che sia ancora..un’Altra
e ci trasformi in quelli che in fondo siamo..
grazie
kc
kc
albertoterrile
Facevo lezione, dicevo che ci sono delle persone “portate” per certe discipline, un altro docente intervenendo si disse in disaccordo su “l’essere portato”.
Certo ho sempre sostenuto che …la creatività è di tutti, ma quella marcia in più….quella sintonia su frequenze non di tutti è “l’essere portato a… oppure verso qualcosa” …..questo mi fà riflettere molto sulla frase
“La prima volta … E lo StuporE di lasciarLA accadere, che sia ancora..un’Altra
e ci trasformi in quelli che in fondo siamo..
CI TRASFORMI IN QUELLO CHE IN FONDO SIAMO…
Tutta la technè del pianeta, i migliori software di scrittura, le penne e gli inchiostri più raffinati NON FANNO IL POETA.
La macchina di Nadar usata perfettamente non produrra dei Nadar….
Ciò che in fondo siamo è ciò che decreterà Arte o meno.
Jack Bruce (Cream,J. Bruce band etc) incise un disco Jazz con J Hiseman e J Mc Laughlin usando delle cose scritte a 11 anni….per lui prolifico momento di vita….e questa musica la editò molto tempo dopo.
Se penso a me, la mia fantasia è ancora quella del bambino che fece del cartone d’imballaggio del frigorifero il suo sottomarino, disegnai all’interno di quel parallelepipedo timone,pannello comandi ed altro ancora….ed oggi parlo al computer come potesse ascoltarmi, parlo ad oggetti a fiori ed alberi (LEGGETE FERRANDO CHE IN MANIERA DIFFERENTE HA IL BOSCO DENTRO COME ME) e poco importa se mi pensano pazzo, non me ne frega nulla….IN FONDO SONO SEMPRE STATO COSI’….aborro il ruolo adulto del vestire l’abito della responsabilità sacrificando la fantasia su un altare come Giobbe fece di suo figlio…meglio restare PURI per quanto è possibile.
Insegno ad innalzare e dilatare le percezioni perchè? Perchè dell’uomo/macchina, dell’uomo/numero ho paura e schifo….
Se parlo la stessa lingua di un allievo ventenne non è nè lui avanti ne io sono ritardato….NON VOGLIO DIMENTICARE,CANCELLARE,SPORCARE con una vita PRECONFEZIONATA ciò che in fondo sono dal 1961.
Grazie mille per questo spunto….felice ed onorato che cada sul post dedicato a questo straordinario poeta, straordinario perchè, ed è un giudizio che riconosco soggettivo, perchè lo riconosco e lo sento in me e attraverso le costole fluttuanti….dice con la poesia ciò che io non so esprimere a parole…e che sono uso dire con le figure.
Pertanto è assolutamente un onore, inutile fare i modesti/francescani che lui mi definisca suo maestro d’immagine perchè questa gli insegno….
Sarebbe a dire che gli insegno ad essere ciò che lui in fondo è?
Da ciò che scrive direi di sì!!!