Varie
IN PREPARAZIONE POETI IMMAGINATI
Rush finale per libro&mostra.Darò comunicazione ufficiale a giorni, nel mentre chi sta a Genova e ama ciò che faccio, si tenga un oretta libera Giovedì 5 Giugno 2008 attorno alle 18,30.
L’immagine che segue mostra com’era il pavimento di casa stamane…
Stay tuned!
Il libro che state per sfogliare è uno stralcio di “diario emozionale” dove, attraverso sembianze, gesti, pensieri , riferiti a poeti e musicisti incontrati , racconto alcuni momenti della mia esistenza .
Dal ricordo affiorano i tratti di una generazione , quella a cui appartengo, una generazione che è stata giovane nel settantasette, l’ultima a sognare, quella che ha vissuto sulla pelle il terrorismo e nella carne la fine degli ideali, le piaghe della droga e dell’aids.
L’estetica di un diario è funzionale a ciò che questo racchiude pagina per pagina . Talvolta l’immagine sarà più significante rispetto al testo e viceversa, ma nessuna delle due forme sarà mai stampella per l’altra , un po’ come due binari sui quali viaggia la mia vita/locomotiva.
Non mi curo della destinazione quanto del senso che ha questo viaggio.
Come un fanciullo continuo a sporgermi dalla vita per osservare e raccontare il mondo.
Dal ricordo affiorano i tratti di una generazione , quella a cui appartengo, una generazione che è stata giovane nel settantasette, l’ultima a sognare, quella che ha vissuto sulla pelle il terrorismo e nella carne la fine degli ideali, le piaghe della droga e dell’aids.
L’estetica di un diario è funzionale a ciò che questo racchiude pagina per pagina . Talvolta l’immagine sarà più significante rispetto al testo e viceversa, ma nessuna delle due forme sarà mai stampella per l’altra , un po’ come due binari sui quali viaggia la mia vita/locomotiva.
Non mi curo della destinazione quanto del senso che ha questo viaggio.
Come un fanciullo continuo a sporgermi dalla vita per osservare e raccontare il mondo.
One Comment
gioeco
Quella nata dopo il sessantasette è la generazione che oggi ha quarant’anni e pian piano anche se in ritardo si sta risvegliando dal vuoto immenso che l’ha accolta.
L’arte, anche la poesia diventano la fotografia che fissa, oggi, un tempo fatto di quella magia interiore che negli anni sessanta si poteva solo immaginare.
Forse perchè troppo impegnata a rappresentarsi come sfogo anche a costo di andare fuori dalle righe.
La parole insegnano che possono tranquillmente uscire dai margini pur restando perfettamente composte entro le righe.
Perchè ad aver maggior peso è il senso che esse racchiudono.
I miei percorsi immaginati ?
Corrono lungo terre che non ho mai visitato, nel lungo viaggio verso il silenzio.
Cordial-mente
Giovanni
Grazie per il commento sul mio blog.