Varie
Foto: © Alberto Terrile 2005
Tutte le nostre relazioni con gli altri e con il nostro ambiente vengono determinate dalle affinità personali che abbiamo o crediamo di avere nei confronti di tutto quanto viene a far parte della nostra vita, ma solo quelle che sopravvivono ai processi di condizionamento che cominciano nell’infanzia possono mantenere un atteggiamento etico, compassionevole e attento verso gli altri esseri viventi. Essere in grado di rieducare i nostri sensi porterà al raggiungimento di una chiarezza mentale e a quella semplicità necessaria per distinguere tra bene e male in modo da agire positivamente per costruire e vivere in un mondo migliore.
Bisogna permettere ed accettare che alcune figure così come certi eventi si allontanino per affacciarsi alla vita nuova, spogliandoci del vecchio abito. Dobbiamo tuffarci in uno specchio d’acqua, scoprendo che più siamo leggeri più galleggiamo…..il tempo futuro rivelerà cosa sono e significano quei cerchi che si sono formati in superficie.
7 Comments
suryamukhi
Beh..che altro aggiungere? Hai già detto tutto…
Liberiamoci ogni giorno del vecchio abito (per usare parole tue) ed scopriamo la chiarezza di mente che ci condurrà in alto.
utente anonimo
“Bisogna permettere ed accettare che alcune figure così come certi eventi si allontanino per affacciarsi alla vita nuova, spogliandoci del vecchio abito.” Questa frase racchiude anche il mio pensiero…ma spesso è difficile ‘suggerire’ una cosa del genere a chi, anche se ti ascolta, ha paura di metterla in pratica…nonostante sia per il suo interesse… A volte è difficile scendere a compromessi di questo genere con se stessi …o meglio a guardarsi dentro per capire che si può “credere” …
Grazie Alberto per i tuoi pensieri…:)
albertoterrile
Scrivo quello che sento e credo, scrivo per me essenzialmente e a volte persone in malafede hanno pensato che pontificassi…che facessi del laico apostolato mettendomi sub partes…quante volte certi pensieri erano un modo per RICORDARMI…cosa è da fare…perchè tutti noi sappiamo cosa è meglio fare o scegliere e poi….facciamo il contrario o prendiamo scorciatoie no? Lungi da me creder d’esser interprete di un universale modo di sentire…lungi da me pretendere che la si pensi alla mia maniera.
utente anonimo
È verissimo…”predicar bene e razzolare male”…:)
A volte si spendono parole che spesso vengono accolte come dei “credo”…dagli altri …e non dai noi stessi… – perchè spesso è di noi stessi che parliamo… – ma la cosa importante, secondo me, è non perder la strada, soprattutto la propria. Insomma credo che discorsi se ne possano fare …ma alla fine “le parole stanno a zero”… e hai ragionissima, non esistono leggi ‘universali’ per seguire il proprio modo di vivere l’esistenza!
(..di fatto, quando mi si chiede consiglio, io dico sempre che non sono capace di darne ma solo di esporre la mia opinione e che alla parola ‘consiglio’ preferisco ‘suggerimento’…)
Cque, avere uno scambio è sempre utile…ma penso sia ancora più utile se si riesce ad avere guardando nella stessa direzione…
gioeco
Ho un credo.
Educare. Educarsi sempre.
Lasciando andare quei momenti di sconforto che inevitabilmente prendono.
Al mio credo, s’aggiunge poi un pensiero, quello che non mi fa dimenticare di dire grazie a chi fino ad oggi anche solo con le parole mi ha saputo aiutare.
Ho anche una paura che “liscio” con il palmo della mia anima ed ha quasi un fare tondo a forza di “lisciarla” spesso.
La paura è che le persone alle quali non mi risparmio di dire grazie possano sentirsi obbligate od investite di un ruolo più grande fino a sentirne il peso e questo per il solo fatto di esser diventate uno dei miei tanti punti di riferimento.
….
Mi chiedo chi non ne abbia.
Credo siano legittimi
….
In verità io posso dir loro che la mia attenzione rappresenta per me un vero e proprio tributo.
Cordial-mente
Giovanni
gioeco
Ed il tributo dà/regala attenzione
ma non ne pretende.
Cordial-mente
Giovanni
gioeco
Alberto.
Grazie per il commento.
Quella dedica era a te.
Ti avevano da poco censurato la foto del seno.
Cordial-mente
Giovanni