Varie
Foto: © Alberto Terrile 2005 Dalle mie montagne
FUORI DI SE . DENTRO DI ME
Mi fermai per ascoltare lontano da me il ricordo di un giorno d’Aprile tessuto di petali bianchi. Terra e aria accoglievano tutti i respiri del mondo mentre il cielo si tingeva di buio. Distante da tutto eppure vicino ad ogni cosa presi coraggio e gettai il cuore lontano guardandolo rimbalzare come una palla di stracci.
Mi sdraiai e raccolsi braccia e gambe allo sterno. Cercai il sonno oltre il tutto e al di là del niente.
Capii finalmente che ciò che è perduto per sé non è necessariamente nascosto all’Altro.
Istruzioni per un buon impiego dell’esistenza:
Apprendere cose sul Mondo attraverso comuni schemi di pensiero per poi abbandonarli andando oltre.
Rispettare tutti gli esseri viventi Individuando la bellezza in tutte le cose del mondo siano esse visibili come invisibili
Espandere la propria Consapevolezza
Accettare la coscienza che è spirito, come nostra
guida interiore
Non giudicare nulla e non quantificare nulla
Non aggrapparsi a nulla
Non giustificarsi
Non temere la Morte ma accettarla. Vivere la Vita
Bastare a sé stessi ma con umiltà.
Evitare di diventare Guru per sé come per gli altri
PS: Le brevi istruzioni provengono da diverse fonti, le ho fatte mie idealmente. Tendo verso certe cose e umanamente fallisco ma ricomincio senza scoraggiarmi, quindi leggete i due testi (il primo è una mia pagina di Diario) come un ‘esposizione dei fatti, piccole note del mio "sentire".Non ho pretesa di insegnare niente a nessuno….sto solo cercando di imparare dalla Vita, dagli altri e dalla solitudine intesa come luogo per la riflessione e non come una condanna.
11 Comments
utente anonimo
QUELLA FOTO, quella che hai pubblicato alle 10:07
MI HA PROVOCATO UNA SOSPENSIONE MOMENTANEA DEL BATTITO E DEL
RESPIRO….termini fisiologici per dirti che mi ha beccato
dentro mi ha profondamente emozionata
e le parole mi hanno dato la levità e la leggerezza delle
filastrocche di bimba quelle che mi raccontava mamma quando mi scarrozzava all’asilo davvero grazie per quella palla di Luce
e per quelle montagne così diverse ma così uguali al Sinai o ad Arunachala….
bacio
b
albertoterrile
Ho preso uno stralcio di mio diario recente e l’ho pubblicato perchè stimolato dalla visione di INTO THE WILD, NELLE TERRE SELVAGGE di Sean Penn.
Into the wild racconta la storia tragica e vera – tratta dal romanzo di Jon Krakauer Nelle terre estreme (Corbaccio, pagg. 267, euro 16.60) – di Chris McCandless, studente modello e lettore vorace, che dopo la laurea decide di abbandonare la famiglia – che odia – per cercare un rapporto solitario e totalizzante con la natura.
Chi cerca se stesso in natura cerca e trova Dio, questo non l’ho letto nelle recensioni del film…che hanno scomodato la ricerca del sè…i road movies etc.
L’ultima frase che il ragazzo scrive sul suo diario è LA VERA FELICITA’ E’ CONDIVISIONE. Sottoscrivo ciò, sebbene la mia condivisione nella VITA REALE sia stata spesso fraintesa come un parlarmi addosso totalmente autoreferente come un investire gli altri del mio “sentire” noncurante dell’essenza altrui. Non sono daccordo.
Una cosa che mi colpisce è la frase finale di Barbara (amica che conosco solo via Mail) questa:
“e per quelle montagne così diverse ma così uguali al Sinai o ad Arunachala….”
Quando c’è un certo “sentire” questo come è ovvio si traduce anche in immagine….e chi è autore, specie nella semplicità d’espressione ha la capacità di attraversare le cose creando piccoli archetipi…ed ecco le montagne innanzi le quali medito, piango e urlo, le montagne che avvicino ed allontano ogni volta che vado sul mio appennino divenire “LE MONTAGNE PER MEDITARE”…..poco lontano da me…a 30 minuti c’è Orsigna dove si ritirò Terzani. Andai là per vedere dove si ritirava a praticare la discesa in se stesso e vidi altri montagne ancora e sembravano le stesse….. quando siamo noi a porci in un certo modo….con uno spirito buono e puro, lontano dall’immondizia e dalle scorie del quotidiano inteso come vita sociale fatta di code,votazioni,ricorsi ed altre schifezze….ogni MONTAGNA DIVIENE LA MONTAGNA PER ECCELLENZA.
Andate a vedere il film, merita una riflessione….e ascoltate le canzoni unplugged di Eddie Vedder voce dei Pearl Jam…..una splendida voce Americana….inoltre troverete nella colonna sonora una GOIN’UP THE COUNTRY dei Canned Heat…brano col quale sfondarono al festival di Woodstock….che tempi… FORMIDABILI QUEGLI ANNI….ero troppo piccolo purtroppo, ma son felice di aver vissuto la mia età…e spero di averne ancora di tempo innanzi….tanto…perchè ho tanto da dire e “condividere”.
utente anonimo
ciao Albertone! (anche lui frequentava la montagna, o no?!?) vedo che sei tornato on line ufficialmente, o meglio, ma forse non dovrei dirlo, non te ne sei mai andato, malgrado il colpo di scena di dicembre. vedo che la vitalità che ti pervade ha ripreso il sopravvento, e non mi stupisco, guardare Quark mi ha insegnato che tutti hanno la propria natura, tu sei uno scoiattolo NON MIMETICO in una perenne primavera. into the wild interessa anche me, ma ancora non ho potuto vederlo, perdermi nella natura è comunque uno dei miei sogni, anche se, senza corrente elettrica sarei un po’ in difficoltà, ah, gli uomini di oggi. ho preferito non telefonarti in fase natalizia, e lasciarti “leggero” senza inutili manfrine, spero che la tua sospensione per quanto ridotta abbia alleviato i tuoi pensieri. quì nell’altra valle le cose scorrono pacifiche, malgrado l’ultimo anno abbia portato anche a noi brutte notizie, ma anche queste “rapide” maledette verranno superate, è solo questione di applicazione. e metodo. la vita lascia addosso cicatrici strane, tutte quante confluiscono a creare un grosso punto interrogativo. c’è chi ci mette DIO, chi ci mette qualche altra divinità +o- attendibile, in fondo è solo questione di geografia. visto che la montagna non và a maometto, ho deciso che in primavera verrò a trovarti sulla tua montagna, invaderò la tua privacy e ti fracasserò i maroni. Le amicizie si nutrono di esperienze condivise, è il momento di nutrire la nostra, nata per vie traverse in preparazione di un giorno di giugno. non sarò interessante come i tuoi amichetti internazionali, ma anche una piattola dà il suo bel da fare. hai tutto il tempo necessario, quindi, per trovare scuse fantasiose… ! capt. america
utente anonimo
QUESTA FRASE “ma anche una piattola dà il suo bel da fare”…LA ADOTTO …POSSO?
GRANDE CAPT AMERICA! (CHE STRANO NOME PER UNA COSì BELLA FRASE….)
BARBARA
albertoterrile
Caro Capt America, oppure il siciliano più chiaccherone che io conosca….non sarai mai piattola e sarà un piacere reincontrarsi tra valli e montagne parlando della vita, di esperienze comuni e non, come dei nostri amati film western…
Quand’ero più giovane uscivo pazzo facendo si che tutti i contatti con le mie realtà precedenti si interrompessero se si interrompeva un amore….eliminavo tutti i collegamenti possibili,libri,musica e persone…..ma son cresciuto, sebbene non in statura pertanto YOU ARE ALWAYS WELCOME AND FRANCESCA TOO…..vediamoci e non farti remore…idem col telefono, ho ancora un bel ricordo di quei boschi dove ci hai condotto, boschi pieni di arcieri….tempus fugit….
a presto
Capt Terri
ilaele
sono parole forti. Inevitabilmente di entrano dentro.
Una frase sulle altre mi ha colpito: “Espandere la propria consapevolezza”
Forse perchè è ciò che io sto cercaondo di fare in questo momento della mia vita. consapevolezza di sè e degli altri, di ciò che ci circonda.
Un bacio,
Ila
p.s. la tua pagina di diario è davvero scritta con uno stile personalissimo e poetico..ah come vorrei saper scrivere così bene,..ma sono cose che ti vengono dal cuore! un abbraccio dolce amico!
utente anonimo
Alberto, posso regalare agli amici più preziosi le tue istruzioni per l’uso?.
Citandone l’autore, of course.
Ciao
albertoterrile
Le istruzioni non sono scritte da me….ben chiaro, provengono da fonti diverse…cose lette che restano appiccicate….ma non sono mie….non amo attribuirmi ciò che non mi appartiene. Mentre per Ila rispondo che sì in genere scrivo col cuore….altre volte di pancia…sono comunque un istintivo in tutto. Questo mi ha generato parecchi problemi personali, con persone, diverse persone, chiuse, sostanzialmente insincere, abili manipolatrici che giocano il capo
volgimento della situazione reale per mettere a dormire la coscienza, per coprire ciò che sono incapaci di ammettere…..perchè spesso per essere se stessi, non una maschera,occorre sporcarsi un pò con la vita vera…con quel lavoro che si compie giorno per giorno su di se e con gli altri…facendolo davvero. La vita non è un film, non si può ripetere la scena….la vita è un “buona alla prima”….altrimenti cosa resta? Il silenzio. il silenzio che se viene da chi invece comunica tanto diviene un segnale preciso e inequivocabile.
utente anonimo
sto riflettendo sulle tue parole del commento precedente…mi toccano dentro, sento che mi indicano qualcosa,ancora in penombra, che mi è accaduto in una relazione.
C’è silenzio che copre e nasconde e c’è silenzio che comunica e scopre…
In silenzio, mi domando la mia responsabilitòe della libertà del cambiamento, non chi ha torto o ragione…
La domanda continua dentro, l risposta no fa “p1azza pulita” ma senza distruggere…Le foglie cadono dai rami e si trasformeranno.
Accettare senza ipocrisia.Non aggrappasi a credenze e neanche…alla solitudine!
Grazie Alberto di condividere così … :-)
tashi delek
e un abbraccio
kaapi carla
utente anonimo
PLEGARIA A UN LABRADOR
di Victor Jara (cantante cileno ucciso nel settembre 1973, pochi giorni dopo il colpo di stato di Pinochet)
Alzati e guarda la montagna
da dove viene il vento, il sole e l’acqua.
Tu che governi il corso dei fiumi,
tu che seminasti il volo della tua anima.
Alzati e guardati le mani,
per crescere, stringile al tuo fratello;
andremo insieme uniti nel sangue:
oggi è il tempo che può essere domani.
Liberaci da colui che ci domina nella miseria.
Portaci il tuo regno di giustizia e uguaglianza.
Come il vento soffia il fiore del passo andino.
Pulisci come il fuoco la canna del mio fucile.
Sia fatta infine la tua volontà Qui sulla terra.
Dacci la tua forza e il tuo valore nel combattere.
Come il vento soffia il fiore del passo andino.
Pulisci come il fuoco la canna del mio fucile.
Alzati e guardati le mani,
Per crescere, stringile al tuo fratello
Andremo insieme uniti nel sangue
Ora e nell’ora della nostra morte
Amen
Levántate y mira la montaña
de donde viene el viento, el sol y el agua.
Tú que manejas el curso de los ríos,
tú que sembraste el vuelo de tu alma.
Levántate y mírate las manos
para crecer estréchala a tu hermano.
Juntos iremos unidos en la sangre
hoy es el tiempo que puede ser mañana.
Líbranos de aquel que nos domina en la miseria.
Tráenos tu reino de justicia e igualdad.
Sopla como el viento la flor de la quebrada.
Limpia como el fuego el cañón de mi fusil.
Hágase por fin tu voluntad aquí en la tierra.
Danos tu fuerza y tu valor al combatir.
Sopla como el viento la flor de la quebrada.
Limpia como el fuego el cañón de mi fusil.
Levántate y mírate las manos
para crecer estréchala a tu hermano.
Juntos iremos unidos en la sangre
ahora y en la hora de nuestra muerte.
Amén.
PLEGARIA A UN LABRADOR
di Victor Jara
(cantante cileno ucciso nel settembre 1973, pochi giorni dopo il colpo di stato di Pinochet)
B.
albertoterrile
Di Victor Jara ho nel cuore una versione di Robert Wyatt del brano TE RECUERDO AMANDA….struggente, bellissima e mi accompagna dagli anni ottanta stupenda rilettura….cercatela in rete…ascoltatela…è BELLISSIMA!