Varie
Posted on 11/11/2007 at 08:17 by Alberto Terrile
/ 6 Comments
Foto: © Alberto Terrile 2006 – Il libro della Vita
IL LIBRO DELLA VITA
L’altra notte sfogliando il libro della vita
m sono soffermato sul capitolo in cui dicevi :
“sono tua”
La fede mi rese cieco.
Raccontati per come credi
lascia se vuoi che altri lo facciano per te.
Ora
il mio sguardo s’abbassa
mentre t’allontani come un ricordo
svanendo tra le pagine del tempo.
(liberamente ispirato ad un traditinal americano)
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6 Comments
utente anonimo
penso che la fede ci renda sempre ciechi…fa parte inevitabilmente dell’amore, forse se non fossimo ciechi non potremmo amare.
L’amore tra due persone dovrebbe essere come lo descrive Gibran: “vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime. Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo, come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di musica uguale. Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro, poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori. E siate uniti, ma non troppo vicini; le colonne del tempio si ergono distanti, e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro”.
Silvia
albertoterrile
Il testo è metafora di un azione precisa , segno forte di una volontà di lasciare che altri se lo desiderano raccontino quel volto che credevo di conoscere…..
utente anonimo
non so quanto possa essere corretto dire “quel volto che credevo di conoscere”… magari quel volto in quelle pagine di passato era davvero così come tu lo conoscevi… ma col tempo si cambia: cambia quel volto, cambia il tuo volto, tutto muta.
A volte poi (almeno a me è successo così) si da alla persona amata il volto che il nostro cuore brama di guardare.
Anzichè Dylan questa volta cito Philiph Roth, che, in “Pastorale americana”, dice:
>
a.m.
utente anonimo
… ecco cosa dice Roth… (il msg è stato troncato)
Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe di dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. ma se ci riuscite.. beh, siete fortunati.”
albertoterrile
In effetti quando l’amore finisce il volto cambia e chi conoscevamo cellula per cellula diviene estraneo e sconosciuto….ma non per questo misterioso!
Ho fatto un bel pò di gite….ora forse dovrei fermarmi un pò e pensare.
albertoterrile
Oggi tutto si consuma velocemente, lo dico sempre a scuola….un tempo esisteva impegnarsi,sacrificarsi,cercare ed approfondire. L’arte fà ridere…i nuovi autori non sono validi come quelli di poco più vecchi…perchè oggi si corre e appena qualcosa non và….perchè perder tempo?Oggi si cambia tutto: casa,macchina,fidanzata/o appena qualcosa non funziona….e soprattutto non ci si interroga su una questione fondamentale : Se la casa non mi piace più,se l’auto và meno bene,se l’amore non mi soddisfa più tanto è colpa dell’usura endemica delle cose o forse centro anche io…. io che forse ho condotto male l’auto come il rapporto?
Le mie considerazioni le ho fatte…in pubblico, come in privato….in amore come nell’Arte ci metto il cuore,la passione e la volontà….non sempre sono in equilibrio….il resto…il resto son per dirla all’Emiliana “pugnette” o letteratura…..la vita è un azione….non è un sonetto, nè un letargo di mesi per poi far esplodere un alveare come fosse un pallone…..