Varie
Foto: © Alberto Terrile 2007 courtesy of Viola Vicini
PAGINA DI DIARIO 17/11/07
Il cielo è blu timbrico stamattina , l’aria dell’inverno è rarefatta e pulita come il mio cuore . Mia nonna la scorsa notte ha avuto un collasso, perde le forze e pian piano lascia che l’autunno stacchi via le sue foglie. Il viso le cambia, si trasforma e comincia a ricordare quello dell’altra nonna che nel 2004 m’ha lasciato qui a continuare le mie cose da uomo vivo.
Il viso che va incontro alla morte si serra nelle labbra e si fa bianco quasi volesse far evaporare il sangue. Ricordo d’aver fatto esplodere una rosa con un colpo preciso di fionda, ricordo quei petali rossi volare nel cielo e sebbene non capissi quanto fatuo era stato quel tiro, vidi la bellezza che ci può essere nella morte di un fiore per mano di uno sciocco.
Ho carezzato i capelli bianchi mentre i farmaci combinati facevano effetto, ho carezzato quei capelli e ricordato il suono delle parole e l’interrogativo di chi mi diceva :-Perché non mi carezzi mai la testa?
Faccio tutto quello che posso, l’ho sempre fatto ma sembra non basti mai. Gli scorsi giorni tra il medico per mia madre e le parole del Prof Henriquet per la nonna, correggevo dischetti con foto allievi,vagliavo lavori,dettavo titoli sino a notte fonda. Poi trovavo mail in cui si diceva :- Hai guardato le mie cose? Non ti sarai mica dimenticato?
Bob Quadrelli mi cerca con insistenza ed io non lo abbandono, solo che ho meno tempo, qui la precedenza l’hanno i sofferenti di casa.
Una pausa ristoratrice vede innalzarsi un Angelo prima su una lunga scala scura,poi tra alberi lussureggianti. Tra le le 15 e le 17 ho abbandonato il mondo da persona come tante e sono fuggito nel mio incontrando Angeli,specchi ed un Alice che stà per divenire grande grande nella stanzetta ed io l’ho immaginata spaventata e ho pensato a quando la vita mi ha presentato il conto….quando qualcuno sentì farsi piccola la casa e le cose e se ne andò da quell’uscio ed io mi sentii abbandonato, messo in un cantuccio.
Ma io guardo Alice e sorrido all’Angelo…. scherzo con sua madre (mia coetanea) bevo una CocaCola, e sono felice di aver incominciato a creare di nuovo.
….Viola è un archetipo perfetto per il mio fare, molto attenta, coscienziosa, precisa e centrata, si affida a me per ciò che le chiedo di interpretare ed io l’accompagno nel mio mondo con grazia, tenendola metaforicamente per mano, sorridendole, salendo e scendendo le scale ,poi ,finito il lavoro la lascio e torno a vivere da solo quella vita dove impariamo, sorridiamo,soffriamo dove ci incamminiamo come la nonna…..verso l’invisibile.
13 Comments
gioeco
Ho sfiorato la tua fronte ancora umida di bacio.
Tu crucciando la fronte mi hai risposto “grazie”.
Son le ultime parole che di te ricordo. Sono l’eco che ora più non scordo.
Ho sfiorato le tue dita, le stesse dove tutto il sangue che pulsava nelle vene si è fermato.
L’effetto bagnato solo appena ingiallito era della medesima tonalità giallo morte delle foglie che le mie scarpe ora calpestano senza più averti accanto.
Di te, conservo le foto ed i tuoi occhiali, con i quali spesso dormivi, gli stessi che ti pulivo per infonderti quel senso di fraterno amorevole affetto.
L’affetto di cui ancora oggi ho bisogno per non provare tutto il freddo che ora sento.
Un freddo che rallenta la forza che si è capaci di trovare dentro mentre fuori comincia a far buio
Giòeco
albertoterrile
Giòeco capisco…. ricorda però che ci sono fratelli e sorelle non di sangue che si affacciano sull’uscio del nostro vivere, ci sono donne che non sono fidanzate nè mogli e riescono ad esser nella loro diversità ancor più di mogli e fidanzate…dipende da ciò che chiediamo a noi e poi di cosa desidereremmo dall’esterno….e l’esterno non necessariamente collima con ciò che chiede…che chiama il nostro interno…ora….ma forse domani….in definitiva occorre darsi tempo e spenderlo bene, con Amore e con rispetto….vado a cucinarmi qualcosa ho tenuto la mano a mia nonna sino ad ora.
gioeco
Tempo Tempo
diamoci del tempo
in questo tempo
che non si dà tempo
e tutto passa
come se fosse lampo
tuonando greve
freddo come neve
il nulla che rimane
il vuoto che si accarezza
di settimane in settimane
;+)
Giòeco
ilaele
decisamente surrealista non ho ben capito le tue parole, ma ho molto apprezzato la tua foto. ho letto un tuo commento da lady morgana e mi eri sembrato decisamente + “normale, per quanto questa parola abbia senso…
non sentirti solo, sei sicuramente un ragazzo dolce se hai avuto tali attenzioni x la tua bella…e per la tua cara nonna, nessuno ci lascierà mai per sempre!
un bacio,
I.
federicanonsolo
il prof Henriquet quasi quasi me ne dimenticavo…è stato “vicino”anche a mia nonna…
hai proprio ragione,quando la morte arriva cambia i volti le espressioni,gli occhi quasi volesse avvisare del suo arrivo imminente
albertoterrile
Cara Ilaele…capisco cosa intendi per normale…e tale sono, vivo nel mondo di tutti,cucino,lavo, lavoro e pago le tasse,mi innamoro, mi ammalo….in effetti ho una marcia in più che potrebbe rendermi un pò più particolare :la creatività ( che però tutti possediamo e lasciamo spesso inutilizzata) e la adopro per me e per quanti ho vicino.
Attraverso la creatività ho mostrato ad una ragazza la bellezza che già era in lei, ma che non sapeva scorgere….ho offerto l’opportunità a qualcuno che viveva in un delirio piccoloborghese fatto di griffes&ruoli&amici importanti di divenir Carne&Sangue per un immaginario angelico che dovrebbe esser lieve ed etereo…un immaginario nostalgico….ed oggi mi dico ….ti sei dimenticata di me? Ti hanno detto che sto vivendo un periodo difficile…non un sms,non un trillo….spiace perchè io per anni ci sono stato per lei…nel darle consigli quando aveva bisogno….
Ma non bisogna aspettarsi nulla da nessuno sai? Grazie per il dolce, aggiungi pure un bel collerico e umorale…reattivo e passionale, che poi mi senti dire:-NON PENSAVO CHE FOSSI COSI…..
Se uno guardasse le mie gallery su http://www.albertoterrile.it usando explorer o safari…non è ottimizzato, tipo ANGELI,RITRATTI,LUOGHI….beh scoprirebbe un immaginario folto, una malinconia e uno sguardo preciso sulle cose….SONO ALLEGRO quando faccio lezione perchè provo mediamente gioia…quando guido tra i monti solo o in compagnia nel paesaggio naturale….quando ho al fianco chi amo e mi fido …m’addormento e mi sveglio felice…salto in piedi e preparo una colazione da servire a letto…..come tanti ho sprazzi di felicità…e poi fasi di buio.
Umori alterni,rabbia verso un mondo che è egoismo…e lì mi adopro con la vita offrendo fiducia, aiutando,testimoniando con le piccole azioni di una giornata …..azioni volte a evidenziare che si può essere rivoluzionari senza bandiere,bombe in mano o altre cazzate…
utente anonimo
Non ho parole abbastanza chiare per descrivere quel che vorrei lasciarti come mio commento… Allora uso una delle mie canzoni preferite.. Manca la musica, lo so, ma se la conosci o ti capiterà di sentirla capirai cosa intendevo…
L’ombra della luce (F. Battiato)
Difendimi dalle forze contrarie,
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,
quando il mio percorso, si fa incerto.
E non abbandonarmi mai…
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte
in uno dei tuoi regni di quiete:
E’ tempo di lasciare questo ciclo di vite.
E non mi abbandonare mai…
Non mi abbandonare mai!
Perchè le gioie del più profondo affetto
o dei più lievi anditi del cuore
sono solo l’ombra della luce.
Ricordami, come sono infelice,
lontano dalle tue leggi;
come non sprecare il tempo che mi rimane.
E non abbandonarmi mai…
Non mi abbandonare mai!
Perchè la pace che ho sentito in certi monasteri,
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,
sono solo l’ombra della luce
albertoterrile
Conoscevo il brano….ho il disco…e ho provato…. se mi permetterai l’azzardo quello stato di piccolezza innanzi alla luce. Spesso parlo di luce interiore…e di rivolger lo sguardo verso l’alto…per dimensionarmi….per non sentirmi arrivato su nessuna vetta.
Non è semplice perchè il fatto che mi rifaccia ad un ideale comunque CRISTIANO ha generato spesso, sebbene io sia per l’apertura verso ogni forma di spiritualità, dei problemi di valutazione nei confronti di un mio dire o procedere.
Altra è la questione…se c’è un Dio…un essere supremo, un entità e noi siamo l’ombra….di quella luce.
Kierkegaard diceva che pregare è il respiro dell’anima…e sconvolgeva dicendo che l’ateo a suo modo prega….. lo scrittore Mario Tobino scrisse così:
O Dio,chiunque tu sia, o non esista,o trascorra solo come concetto le nostre menti, benedici anche me.
Giorgio Caproni invece imprime ancor più forza:
“Dio onnipotente,cerca,sforzati a furia di insistere,almeno di esistere”
ilaele
grazie Alberto della lunga e chiara risposta..in effetti collerico mi lascia stupita, ma umorale fa parte del tuo essere artista.
sarebbe bello conoscerti, sicuramente hai tanto da dire e da scambiare. mi dispiace per questa delusione affettiva, perdere un’amicizia fa male come l’amore.
spero di poterti conoscere meglio :-) ormai i difetti li so! felice di averti incrociato , un bacio
Ila
utente anonimo
la ricerca della luce e di noi stessi (o in noi stessi, o ancora per noi stessi.. ) in fondo è l’unico vero senso che abbiamo… l’unico mezzo per ritrovare noi stessi…
A volte questo mi spaventa un po’, come mi spaventa la solitudine che mi affiora nel cuore davanti a certe circostanze della vita.. E’ pur vero che siamo soli, intimamente soli davanti al cosmo, alla vita ed ai suoi misteri… come è vero che non c’è bene e male e che dietro ogni cosa sta la luce e l’ombra… E senza la consapevolezza di tutto ciò siamo perduti (e io non la possiedo purtroppo sempre)..
… Si credo che non ci rimanga che spostare il velo alla ricerca della luce sperando di avere occhi abbastanza adatti per poterla cogliere…
IL CAPPELLAIO
gioeco
Soprattutto quando sono stanco, scopro che il senso della vita per me è semplicemente dover occupare il tempo cercando di dare il meglio di me.
Solamente che avendo a supporto ed intorno a me soltanto un mucchio di nullafacenti il senso della vita possa rischiare di diventare “appiattimento totale”.
Giòeco
gioeco
Soprattutto quando sono stanco, scopro che il senso della vita per me è semplicemente dover occupare il tempo cercando di dare il meglio di me.
Solamente che avendo a supporto ed intorno a me soltanto un mucchio di nullafacenti mi convinco dell’idea che il senso della vita possa rischiare di diventare “appiattimento totale”.
Giòeco (sorry)
albertoterrile
Caro Cappellaio, la tua risposta l’avrei desiderata da chi disse altro forse travisandomi….e parlò di spegnere la luce.
Vivere nel buio….per carità fate pure…se però evitate di trascinarmici dentro…io preferisco….è già una bella impresa andare verso quella luce…hai ragione è difficile ma necessario!