Varie
MI FERMO UN ATTIMO
Dopo aver consegnato tutti i lavori,mi fermo un attimo.Ho bisogno di riprendermi il mio mondo di sogni e fantasie. Come un’organismo per vivere respira così io necessito di potermi dedicare a tutte quelle cose che riguardano la mia sfera personale affettiva e creativa. Lavorare con le immagini è bello, ma doverle immettere nel circuito della produzione, doversi misurare con clienti e richieste varie è spesso estremamente sfibrante. Grazie a Dio non ho mai sofferto di “crisi creative”, dubbi tanti…spesso, ma mai quel vuoto che spaventa. Semmai c’è lo stress nel vedersi impiegato al 40% delle proprie possibilità oppure la delusione nel constatare che gli amici o supposti tali ti cercano per sfruttare le tue capacità e pretendono prezzi bassi o regali. Alle volte mi sento un juke box dell’immagine. Qualcuno Infila la monetina e zac….tu devi produrre arte. Il semplice fatto che viva con naturalezza la creatività non comporta necessariamente che il tutto avvenga senza fatica.Ma questo lo capiscono in pochi. Quando ho sentito dire che schiacciare il bottone che aziona l’otturatore non è una fatica ma quasi un gioco e che i lavori faticosi sono ben altri (il muratore, il meccanico etc etc) ho pensato: – povero idiota, prova a passare una settimana nella mia vita e poi ne riparliamo….E’ sempre il solito problema di pesi e misure. E’ che la gente proprio non capisce cosa significhi il mio lavoro: inventare,poi proporre e spesso doversi misurare con la disorganizzazione altrui. Alludevo all’esempio del juke box….ricordo di litigate furiose, di problemi famigliari, la voglia di andare a sdraiarsi sul letto a faccia in giù per prender sonno e non sentire il ronzio delle rimostranze e invece dovevo armare l’otturatore e tradurre poeticamente col mio stile un lavoro teatrale. Sono una macchina sensibile che lavora sulle proprie ed altrui emozioni, che deve restituire un universo poetico attraverso degli scatti fotografici….non è bello, nè semplice farlo quando ti feriscono, quando entrano nella tua esistenza problemi e deflagrazioni…. perchè il mio lavoro non è da catena di montaggio. Stare 6 ore filate in camera oscura al buio, col caldo umido delle ultime estati a respirare acido acetico ed altre schifezze non è cosa da poco. Certo la foto è un foglio di carta….mica un muro a secco o un motore rimesso a nuovo, ma per aver quel foglio, perchè quel foglio racconti qualcosa, faccia sognare o riflettere ci vuole tanto lavoro, quanto ne occorrerebbe per edificare una piramide.
Mi fermo un attimo perchè è tempo di vacanza, mi fermo un attimo perchè voglio lavorare alle cose del mio mondo, alle mie immagini, quelle pure, non viziate da altrui rtichieste. Ho voglia di perdermi nei paesaggi e ritrovarmi a volare sulle note di un pezzo come Farewell Farewell dei Fairport Convention. Ho voglia di silenzi, basta MTV e la musica da charts, basta l’idiozia e i luoghi comuni della politica interna ed estera, basta con i tormentoni estivi e la ripetizione ad libitum di film visti e rivisti, mai troppo belli. Basta con la corsa al primato, a conquistar l’appalto o la donna più bella solo perchè i canoni li fà qualche rivista oppure lo stilista di turno. Lasciatemi perdere tra i nodi dei rami che riecheggiano figure umane, tra il fruscio del fieno mosso dal vento. La foto che pubblico in testa a questo scritto è del luogo dove da oltre 15 anni ambiento immagini che hanno fatto il giro del mondo, lo dico con cognizione di causa giacchè ho scoperto di esser presente coi miei angeli persino su un sito giapponese. E’ uno dei miei luoghi magici, ci vado in tutte le stagioni, ne conosco le forme, gli odori, i suoni.Mia nonna mi ha sempre detto :- Ma cosa ci vai a fare sempre lassù???
La mia risposta è :- ci vado a fare questo….ed altro!!! Buone vacanze ragazzi!!!
Un consiglio per l’estate???Dimenticatevi gli Strokes, i Jet e tutte queste parodie della musica di 30 anni fà e riascoltatevi il folk di LIEGE&LIEF dei Fairport Convention nel 1969…sdraiatevi sotto una quercia ,chiudete gli occhi…..e non ve ne pentirete!!!
FAIRPORT CONVENTION
Leave a reply