Varie
Foto: © Alberto Terrile 2007
SPRITUS TRISTITIAE E TAEDIUM VITAE
Talvolta nelle mie parole c’è critica verso un mondo fatuo dove l’uomo si lascia definire da ciò che possiede o per vanagloria per ciò che fa e che crea.
Anche chi sfugge queste categorie o le sfiora lievemente spesso soffre di un rapporto viziato nei confronti del tempo. Quante volte rimpiangiamo il passato e ci proiettiamo nel futuro per sfuggire il presente? Manchiamo di un rapporto equilibrato col tempo. Il tempo deve unificarsi con le nostre vite, questo significa che occorre vivere il presente. Adesso e qui.
Ieri sera pensavo (cadendo nel tranello anche io) con un po’ di malinconia a come le tecnologie abbiano rivoluzionato nel bene come nel male (questo dipende da noi) le nostre vite. Poi ho acceso una sigaretta e l’ho fatto con un fiammifero….”il canto dello zolfo che sfregato sprigiona il fuoco” e mi sono stupito che siano ancora in commercio. Ho provato gioia per questa piccola cosa vecchia che è ancora viva nel presente, poi sono uscito nonostante la tosse e il raffreddore e sono andato nel “luogo” la mia zona sui monti dove è nato l’Angelo più conosciuto della serie. Nessuna malinconia,nessun rimpianto, solo la gioia di essere lì per pochi minuti a guardare lo spettacolo delle nubi, che non sono mai le stesse. Ho raccolto bacche di rosa selvatica per fare un infuso e poi sono rientrato a casa, tossendo ma sapendo di aver toccato con mano la felicità di un momento del presente
Anche chi sfugge queste categorie o le sfiora lievemente spesso soffre di un rapporto viziato nei confronti del tempo. Quante volte rimpiangiamo il passato e ci proiettiamo nel futuro per sfuggire il presente? Manchiamo di un rapporto equilibrato col tempo. Il tempo deve unificarsi con le nostre vite, questo significa che occorre vivere il presente. Adesso e qui.
Ieri sera pensavo (cadendo nel tranello anche io) con un po’ di malinconia a come le tecnologie abbiano rivoluzionato nel bene come nel male (questo dipende da noi) le nostre vite. Poi ho acceso una sigaretta e l’ho fatto con un fiammifero….”il canto dello zolfo che sfregato sprigiona il fuoco” e mi sono stupito che siano ancora in commercio. Ho provato gioia per questa piccola cosa vecchia che è ancora viva nel presente, poi sono uscito nonostante la tosse e il raffreddore e sono andato nel “luogo” la mia zona sui monti dove è nato l’Angelo più conosciuto della serie. Nessuna malinconia,nessun rimpianto, solo la gioia di essere lì per pochi minuti a guardare lo spettacolo delle nubi, che non sono mai le stesse. Ho raccolto bacche di rosa selvatica per fare un infuso e poi sono rientrato a casa, tossendo ma sapendo di aver toccato con mano la felicità di un momento del presente
2 Comments
opperbacco
Le tue foto sono meravigliose.
Grazie di cuore, é tutto quello che si può dire a persone come te.
albertoterrile
Opperbacco grazie tante, il mio percorso di crescita, cadute incluse lo pubblico. Non per esibizionismo ma perchè credo sia giusto ammettere di fronte agli altri cosa siamo nel bene come nel male. Odio le bugie,le pose e l’artificio!