Varie
Foto: © Alberto Terrile 2007
Attraversando il ricordo
Una pioggia lieve sfiora la notte proprio nel momento in cui lo spirito fluisce dal corpo disteso divenendo di volta in volta i volumi che incontra. Il fuoco nel camino insegue piste di respiro e consuma le braci salendo a profumare il cielo.
Un vecchio dorme per terra un sonno fatto di mosto e ricordi di guerra mentre poco distante, nella radura, un cane abbaia verso una pozza scura.
La cisterna cinta dalla menta attende invano la luna per trattenerne il riflesso. La pelle di una serpe in muta sta coricata come un gioiello deposto in una mangiatoia.
Processioni di insetti scuri traversano le travi della vecchia casa. L’orto incolto è ora il regno dell’edera e di piante infestanti. I poderi che un tempo erano come i giardini di un Dio bambino sempre in festa ora profumano d’abbandono e di silenzio .
Il sentiero nel bosco raccoglie l’acqua che scende dal cielo , la terra sembra lacrimare.
Le città a valle hanno raccolto i figli di un tempo scomparso, di una montagna sempre più sola, di un immenso bosco che nasconde poco a poco i suoi sentieri.
Un vecchio dorme per terra un sonno fatto di mosto e ricordi di guerra mentre poco distante, nella radura, un cane abbaia verso una pozza scura.
La cisterna cinta dalla menta attende invano la luna per trattenerne il riflesso. La pelle di una serpe in muta sta coricata come un gioiello deposto in una mangiatoia.
Processioni di insetti scuri traversano le travi della vecchia casa. L’orto incolto è ora il regno dell’edera e di piante infestanti. I poderi che un tempo erano come i giardini di un Dio bambino sempre in festa ora profumano d’abbandono e di silenzio .
Il sentiero nel bosco raccoglie l’acqua che scende dal cielo , la terra sembra lacrimare.
Le città a valle hanno raccolto i figli di un tempo scomparso, di una montagna sempre più sola, di un immenso bosco che nasconde poco a poco i suoi sentieri.
3 Comments
utente anonimo
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Le città a valle hanno raccolto i figli di un tempo scomparso, di una montagna sempre più sola, di un immenso bosco che nasconde poco a poco i suoi sentieri.
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Giusto Alberto.
Giuliana
utente anonimo
Accendere il pc, stamane, ed entrare nel blog, è stato come svegliarsi, aprire la finestra per lasciare entrare un raggio di sole… ringraziando Dio per avercelo regalato…ancora una volta. Avevo proprio bisogno, di un raggio di sole che mi scaldasse il cuore! Grazie…
Anonima…
albertoterrile
Come ben sai Giuliana….alludevo proprio a “quella montagna” che diviene una…sorta di archetipo dell’abbandono nonostante il fumo negli occhi di patate,crescente e zuccherini!