Varie
Foto: © Alberto Terrile Danza fotografata ieri domenica 24/06/07
SENZA FIATO
E’ un periodo letteralmente convulso,lavoro ogni giorno sino a tardi, passo dalla pubblicità all’indagine sociale,alla danza,all’insegnamento libero e d’Accademia. Ho curato la mostra di Fulvio de Mattia, scrivo testi e porto avanti diversi progetti,ho ripreso in mano l’hasselblad e scattato tre rulli sabato assieme al progetto pilota e top secret che faccio con il corso avanzato. Poche ore dopo sviluppavo il tutto e che dire…..la figlia di Stefania sul negativo 6×6 pare incisa come una filigrana….a breve gliele mostrerò….è stata meravigliosa nell’interpretare con i suoi soli sei anni alcuni archetipi della bambina per eccellenza.
Ieri (domenica) 14 ore filate di lavoro di cui 7(ore) con le mie due contax pesantissime in mano (1 chilo e 800 grammi cad) e la notte dolori al dorso della mano . Preferisco però così rispetto ai vuoti che la vita free lance spesso dispensa…tempi morti in cui non si riesce a riposare e ci si stressa pensando a quando arriverà del lavoro…. qui nessuno è ricco e la tendina dell’otturatore ieri ha fatto harakiri.
C’è molto più analogico di un tempo che aleggia in questi ultimi mesi . Quindici giorni fa ho spento il cellulare,messo la segreteria e stampato per 6 ore in camera oscura le mie cose, per me solo (accompagnato da 10 album di Dylan per la Columbia)…. ero frustrato dal poterlo fare solo per/con gli allievi. E’ stato magico …..come re-incontrare l’amore di tutta una vita, la bellezza di lavorare con la carta baritata, con le gradazioni….non con quei supporti tipo multigrade.
E’ che se non fai più certe cose per un po’ hai il timore di disimparare…di dimenticare quanto hai scoperto e per anni portato avanti….ma grazie al cielo non è così…in camera oscura sono come un pesce che passa dalla palla di vetro al mare…lì rifletto, penso o forse a modo mio medito e RINASCO.
Ieri (domenica) 14 ore filate di lavoro di cui 7(ore) con le mie due contax pesantissime in mano (1 chilo e 800 grammi cad) e la notte dolori al dorso della mano . Preferisco però così rispetto ai vuoti che la vita free lance spesso dispensa…tempi morti in cui non si riesce a riposare e ci si stressa pensando a quando arriverà del lavoro…. qui nessuno è ricco e la tendina dell’otturatore ieri ha fatto harakiri.
C’è molto più analogico di un tempo che aleggia in questi ultimi mesi . Quindici giorni fa ho spento il cellulare,messo la segreteria e stampato per 6 ore in camera oscura le mie cose, per me solo (accompagnato da 10 album di Dylan per la Columbia)…. ero frustrato dal poterlo fare solo per/con gli allievi. E’ stato magico …..come re-incontrare l’amore di tutta una vita, la bellezza di lavorare con la carta baritata, con le gradazioni….non con quei supporti tipo multigrade.
E’ che se non fai più certe cose per un po’ hai il timore di disimparare…di dimenticare quanto hai scoperto e per anni portato avanti….ma grazie al cielo non è così…in camera oscura sono come un pesce che passa dalla palla di vetro al mare…lì rifletto, penso o forse a modo mio medito e RINASCO.
7 Comments
respiromare
Coinvolto o sconvolto dagli alogenuri? Ciao inventore.
utente anonimo
….lo so ….sono di parte….ma una bella esercitazione di foto di danza ci sta….guarda ke scatto magico ci proponi….mi scende una lacrima di commozione…è una foto perfetta!!!!
kiss
Sasha
albertoterrile
Cara Sasha….potendo la organizzo ma a questo punto per l’anno prossimo….occorre tempo e luogo ma sto pensando ad una cosa sulle punte…da drammatizzare però!!! Lo scatto che propongo rende a Cesare ciò che è di Cesare…i miei Angeli nacquero dallo spiccato talento che scoprii di popssedere nel fissare ciò che vola…è una sorta di marchio di fabbrica!
…il difficile per queste foto è che…nelle infinitesime frazioni di secondo prima…o dopo… ciò che vedi rischiano di vanificare il risultato rendendo ogni cosa grottesca,paradossale….
..c’è una magia nel fare….ma ti confesso qui in città non lo capiscono proprio….intendo i teatri….sempre a pianger miseria….. ad esempio il CARLO FELICE….taglino i rami morti e paghino come è dovuto i veri professionisti!
Grazie a Dio io da anni svolazzo altrove….in regioni “mentalmente un pò più aperte”, realtà meno lpiagnucolose e…più imprenditoriali nel settore culturale….Emilia Romagna ad esempio!
utente anonimo
Dici che siamo vicini ad un ritorno di fiammo analogico… dici che siamo rimasti un po scottati dal babbonatale digitale… io un po lo spero;-) ci si vede
cent
willa
:-))))))))))))))))))))))))))))))))))
quanto è vero quello che scrivi Alberto! Io sono anni che non stampo più, eppure mi ritrovo a cercare la calma contando “I secondi” come allora, quando cercavo “La posa”…. 101, 102, 103…. 115, saranno abbastanza? Carta lucida o opaca, Ilford o Kodak? Solarizzata o sgranata? :-) creazione, creazione e ancora, la bellezza e la speranza negli occhi :-)
Eppure, la digitale mi salva… con le mie Nikkor (oh si, la Nikkormat e la Nikkormat EL, un kg e due solo il corpo macchina!) non potrei fotografare Sly, e tutto quello che faccio…. una sfida, con la digitale, non perdere il rapporto luce/diaframma, calcolare il tempo di movimento tra lo scatto e l’impressione, e….. adattarsi all’inevitabile. Io sono una fotografa amatoriale, che vive in una città posacenere dove non c’è più nulla da fotografare, e che la camera oscura non ce l’ha più…. :-)
Ma la reflex digitale non è analogica, !quelle foto, quelle luci, quell’atmosfera”, è come un piatto di pasta mangiato in una trattoria sperduta!
Un bacio! Willa
willa
ps la foto è splendida ! :-)
utente anonimo
Dopo una settimana di ritmi assurdi in questa prigione di ufficio, finalmente apro il tuo sito e trovo queste due meravigliose fate che volano! Riesci sempre a meravigliarmi!
Ho letto quanto hai scritto di Susanna e i miei occhi si sono fatti acqua. Grazie ancora Alberto per l’occasione che hai creato, noi tre non ce la dimenticheremo tanto facilmente. Susanna conoscendoti sembra aver conosciuto un personaggio delle favole!
Un bacio
Ste