Varie
DI STORIA E DI GEOGRAFIA
Scrivevo della necessità della Contemplazione come mezzo per penetrare le apparenze e avvicinare l’infinito…ed è un po’ come fermarsi sulle frequenze del silenzio per comprendere il fragore di una foglia che staccandosi dall’albero raggiunge il suolo.
La vita che ci viene offerta oggi è tutta da vivere in superficie sembra un bellissimo quaderno estratto da una cartella dove il barattolo di china s’è aperto macchiando tutto ma lasciando intatta la copertina.
Sfogliando le pagine troviamo che la gente si lamenta di come vanno le cose : la crisi economica, il surriscaldarsi della terra e la distruzione delle foreste, l’incapacità alla pacifica coesistenza, le guerre religiose.
E’ tutta colpa dell’essere umano e dell’atteggiamento da protagonista che assume dall’alba dei tempi. L’uomo è abituato a “fare la Storia” con delle modalità che sostanzialmente sono “di guerra” e con la Storia finisce a fare anche un po’ di geografia, prendendo paesi e popolazioni cambiandogli nome, e dandogli un altro re o un altro governo. Quando l’uomo fa solo della geografia devia fiumi, sgretola montagne e costruisce delle città piene di parcheggi …poi sentendo la mancanza della Storia….sgancia l’atomica e si ricomincia.
Guardare le cose con un atteggiamento differente non è solo un esercizio di Visione per coloro che s’occupano di immagine….diviene una necessità per dire basta allo scempio e ricominciare tutto a partire dalle nostre vite….da capo e senza aspettare una nuova era glaciale….
La vita che ci viene offerta oggi è tutta da vivere in superficie sembra un bellissimo quaderno estratto da una cartella dove il barattolo di china s’è aperto macchiando tutto ma lasciando intatta la copertina.
Sfogliando le pagine troviamo che la gente si lamenta di come vanno le cose : la crisi economica, il surriscaldarsi della terra e la distruzione delle foreste, l’incapacità alla pacifica coesistenza, le guerre religiose.
E’ tutta colpa dell’essere umano e dell’atteggiamento da protagonista che assume dall’alba dei tempi. L’uomo è abituato a “fare la Storia” con delle modalità che sostanzialmente sono “di guerra” e con la Storia finisce a fare anche un po’ di geografia, prendendo paesi e popolazioni cambiandogli nome, e dandogli un altro re o un altro governo. Quando l’uomo fa solo della geografia devia fiumi, sgretola montagne e costruisce delle città piene di parcheggi …poi sentendo la mancanza della Storia….sgancia l’atomica e si ricomincia.
Guardare le cose con un atteggiamento differente non è solo un esercizio di Visione per coloro che s’occupano di immagine….diviene una necessità per dire basta allo scempio e ricominciare tutto a partire dalle nostre vite….da capo e senza aspettare una nuova era glaciale….
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3 Comments
gioeco
Spessissimo entro dentro il mio quaderno per ripulirlo di tutte le macchie di cui non conosco la ragione.
Cancellando viene fuori ogni tanto un pezzettino del puzzle che compone me ed il mio modo di pensare/visonare il mondo.
E ad ogni nuovo pensiero/visione la sensazione che provo è la medesima.
Quale ?
Mumble mumble… ah sì ricordo…
Che impreparati ad affrontare ciò che non conosciamo, addormentati da un egocentrismo generato da un eccesso di individualismo, assuefatti dall’eccesso di informazione tesa piu’ a stupire che ad interessare/approfondire, spesso troviamo il corso della nostra vita ricorrendo ai ricorsi della storia, confondendo le ore di geografia con quelle di religione.
Una bolgia dantesca, infernale, scoraggiante e che porta la moltitudine delle persone a pensare, sbagliando, che solo il prossimo nostro possegga le giuste competenze per risolvere i problemi
che ci interessano e presto o tardi entrano in conflitto con il corso del nostro destino.
Cordialmente
Giòeco
Pralina
:) solo un sorriso.
Tambu
mi piace la faccenda del barattolo di china… :)