Varie
Elena,sorella di mia nonna….94 anni…
L’acqua non è più dolce
Come una vecchia trota cieca dentro una pozza limacciosa muovi la coda per farti capire,poi t’adagi sul fondo.
Come un pachiderma che s’è stufato di far ridere i bimbi scuoti le orecchie e volti le spalle ai pagliacci.
Come un bambino che piange senza ragione sai che esiste una logica per il tuo sentirti infelice.
Come un impiccato senza corda al quale s’offre la chance di una catena rimpiangi le cose della vita….
Come un pachiderma che s’è stufato di far ridere i bimbi scuoti le orecchie e volti le spalle ai pagliacci.
Come un bambino che piange senza ragione sai che esiste una logica per il tuo sentirti infelice.
Come un impiccato senza corda al quale s’offre la chance di una catena rimpiangi le cose della vita….
8 Comments
PARADISI1970
Quanta voglia di vita nei suoi occhi! Quanta voglia di imparare il mondo moderno che ci circonda e insegnarci ad usarlo nel modo giusto! Quanta voglia di dolcezza nel suo viso consumato dai baci del tempo! Quanta voglia di regalare ancora una carezza accompagnata da una caramella! Il vento ha portato via con se il profumo colorato dei suoi capelli… Un giorno, forse fra cento anni, quel vento torneà a posare quel profumo sopra il pavimento della tua anima e, senza nemmeno sapere il perchè, regalerai un tuo sorriso al cielo!
sguardoinfinito
…un dolcissimo viso a cui fare una lieve carezza… sperando di aver sentito dalla sua voce il racconto di una vita, di un passato…che ha disegnato quel velo di solchi nel viso… le esperienze vissute, le emozioni provate…
Qaunta saggezza in quel sorriso… ancora ironico… che aleggia negli occhi e sul viso…
Non esiste mai una logica per il sentirsi infelici… se non l’autocommiserazione…
ed il vero saggio non rimpiange le cose della vita… ma fa sì che siano …dolci ricordi…
harambee
Interessante il contrasto apparentemente in opposizione fra il tuo post ed i commenti…Che essere infelici sia in-felici…?
Lo sguardo che vedo mi sembra lo dica… Ho vissuto e sorrido alla vita ed alla morte. Aspetto, vado e resto. O viceversa
Grazie, Alberto
:-)
albertoterrile
…lo scritto del post,senza pretese letterarie,racconta a parole la caduta di quello “sguardo” nel baratro della demenza senile.Purtroppo i momenti di lucidità sempre più rari s’alternano a pianti,lamenti e deliri di persone e d’un mondo che esiste solo nella sua testa. Questo mi porta a riflettere su cosa è la realtà….su come con la mente possiamo vivere stati che appartengono a dimensioni meno tangibili rispetto al “qui e ora” nel quale lavoriamo,paghiamo,soffriamo….e talvolta gioiamo.
I bassi riferimenti e attacchi personali di Matrix nei post precedenti all’alcol o alle droghe…che francamente non fanno parte del mio vivere…denotano l’ignoranza di chi individua le sostanze psicotrope come una macchia. La macchia è l’uso sconsiderato e ricreativo che se ne fà di certe sostanze,la macchia è nella società perbenista e puritana che sostituendosi alla nostra coscienza vieta o permette. Se gli esseri umani facessero maggiore esperienza della loro natura e del loro essere scoprirebbero potentissimi alcaloidi già in noi…..quando a seguito di una grande paura rientriamo in noi stessi possiamo avvertire un’onda di pace…..è il risultato del rilascio di una sostanza corporea….le endorfine ci permettono di alternare la veglia al sonno…e via dicendo….
albertoterrile
….esiste uno spazio e un luogo che è la nostra mente….a noi curarlo e custodirlo nel miglior modo. Se poi il nostro corpo “sorriderà o meno” sarà solo l’espressione di quel “pensiero” che siamo….che invecchia in maniera molto diversa dal nostro corpo….e sono certo che “ciò che siamo” là….in quella centrale…mente/cuore….non muore…ma muta e sceglie di percorrere vie sconosciute ai nostri occhi…vie che possiamo percorrere ad occhi chiusi…con l’anima, col cuore, con l’amore….
martacrs
mi hai fatto venire in mente una canzone di venditti
E LI PONTI SO’ SOLI
Quando er Tevere sogna
e li ponti so’ soli
una vecchia se prepara pe’ dormì.
Sembra sola da mille anni, ma il suo viso è ancora bello
e li gatti loro sì che la sanno apprezzà.
E sta vecchia tutta sola ha patito mille pene
e cor fegato magnato sempre zitta, zitta, zitta.
No no no no, nun me guardà così,
nun me dì che stai a morì.
Oh no, no….
PARADISI1970
Conosco bene quel dolore! Conosco a memoria quei lamenti! Ripetere con sofferenza, come una litania, sempre la stessa frase, le stesse parole anche solo un lamento come un disco rotto che suona sempre la stessa strofa! I corridoi dei reparti di geriatria ne sono pieni! Ma il volto dolcissimo che hai dato a quel dolore, riesce solo a farci sognare tutto l’amore che si porta dentro quella donna! Se in televisione vedi un oceano pieno di squali e come sottofondo fai suonare una musica terrificante, i tuoi occhi vedranno un mare di terrore pronto a lacerarti! Se come sottofondo fai suonare una dolcissima melodia di Bach, i tuoi occhi vedranno un mare di angeli che danzano pieni d’amore! Sei un grande! Maurizio
sguardoinfinito
…concordo con Maurizio…
anche nelle prove più grandi..
anche nei giorni più bui…
i loro occhi ti raccontano la vita!
… non sono litanie… sono invocazioni ad essere ascoltati…
fermarsi, prendere fiato, prendere il tempo e… ascoltare…