Varie
LIA
Lia è l’ultima donna del paese che sappia tessere al telaio. Quando era giovane ne faceva vari metri al giorno. Tessuti che duravano una vita , quegli asciugamani un po’ duri, perché il cotone aveva nerbo e forse tratteneva un po’ dell’anima di donne come lei……come Lia.
Nessuno più è capace di tessere in paese, la figlia non ha voluto raccogliere il testimone e quindi questo “sapere” è destinato a scomparire assieme a lei….a Lia.
Ogni anno c’è la festa del paese, il giorno dell’assunzione della Madonna e Lia si fa accompagnare nel piccolo museo della civiltà contadina dove per una mezz’ora tesse di fronte ai curiosi, sul suo telaio….donato al museo….puoi sentirla mormorare in dialetto la frase:- “Vediamo se ne sono ancora capace….”. Quest’anno ho aspettato con pazienza l’ora…le 18 e sono tornato a vederla tessere, con il suo sorriso, con le dita ancora veloci e agili, nonostante l’artrosi le abbia torte come certi rami d’albero.
Nessuno più è capace di tessere in paese, la figlia non ha voluto raccogliere il testimone e quindi questo “sapere” è destinato a scomparire assieme a lei….a Lia.
Ogni anno c’è la festa del paese, il giorno dell’assunzione della Madonna e Lia si fa accompagnare nel piccolo museo della civiltà contadina dove per una mezz’ora tesse di fronte ai curiosi, sul suo telaio….donato al museo….puoi sentirla mormorare in dialetto la frase:- “Vediamo se ne sono ancora capace….”. Quest’anno ho aspettato con pazienza l’ora…le 18 e sono tornato a vederla tessere, con il suo sorriso, con le dita ancora veloci e agili, nonostante l’artrosi le abbia torte come certi rami d’albero.
Oggi la responsabile commerciale di una ditta di filati di Prato che serve anche Dolce&Gabbana mi ha detto che stanno per chiudere, perché la concorrenza dei cinesi li ha sbaragliati….tessuti brutti,sintetici e manodopera a costo bassissimo…..non so se questo sia il progresso, l’industrializzazione o quant’altro….ma sono contento d’aver visto una delle fonti…. d’aver conosciuto Lia, con lei….un’altra ricchezza và ad aggiungersi al bagaglio della mia vita.
3 Comments
maudite
Le arti vanno a ramengo, si perdono le capacità manuali e tutto scivola nel sintetico; anche le emozioni.
Una fabbrica di plastica che produce quintali di “pre-vite”, sottovuoto o liofilizzate. Basta andare nella corsia giusta e scegliere quella che più si preferisce.
Se continueremo di questo passo, forse perderemo anche la capacità motoria e l’uso degli arti…..
Parole già sentite, tanti anni fa, dal mio caro professore di educazione tecnica. All’epoca le reputavo improbabili. Ora decisamente meno, con tutto questo correre, tutta questa fretta. Di dimenticare le origini, la radici, gli odori ed i colori di quel contesto importantissimo dal quale siamo stati generati.
Chissà come andremo a finire…
utente anonimo
incredibile la dolcezza di questi occhi, di queste mani e di questa pelle consumata dagli anni… incredibile la serenità di questo sorriso…
grande Lia!!
PlacidaSignora
Lia ha un sorriso che t’abbraccia!
:-*