mitografia del quotidiano
Maria
In Emilia, a Iola ho una casa e Maria è la confinante di terreno. Al contrario di quanto succede in città, nel mio quartiere e specificatamente nel condominio di 24 appartamenti dove abito, con Maria i rapporti sono di reale amicizia da tantissimi anni.
Suo marito, Erio sino a quando è stato in vita mi ha salvato dal fango dello sterrato tirando su la mia auto col trattore. Da quando è mancato ho intensificato le mie visite…per due chiacchere…per portarle una bottiglia cercando di ricambiare i suoi sorrisi, le uova che mi regalava e tutto il resto. Di lei ho sempre ammirato la forza e la capacità di affrontare gli eventi guardando avanti.
Qui era il 2003 , per entrambi la vita aveva un diverso sapore …oggi potremmo dire che entrambi siamo più soli anche se attorniati da parenti e amici.
La fotografia ha un grande compito quello di eternare un attimo che tempo dopo ( quanto non è dato sapere) tornerà a trovarci in effigie aprendo le chiuse del “ricordo”
Domenica finalmente ci siamo ritrovati dopo tanto tempo e con un reciproco sorriso ci siamo stretti forte!
Una mia pagina de “I volti dell’Appennino” con Maria
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