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DIARIO AMERICANO – SAN FRANCISCO – THE FANTASY STUDIOS SESSIONS PT 1 – 17 Maggio
Sono arrivato a San Francisco dopo 22 ore di veglia totale. Il jet lag generato da 12 ore di volo Parigi/San Francisco non è una sciocchezza, ma dopo una doccia a Sausalito a casa di Corrado (Rustici…è per il suo album che sono qui…e in ballo da 1 anno e mezzo) arrivo grazie ad Hans direttamente ai Fantasy Studios, un tempo di proprietà dei Credence Clearwater revival. Dopo aver salutato tutti ed aver resettato la mia “logorroica verbosità in inglese” inizio a fotografare la seduta di registrazione di XXXXXXX uno dei migliori batteristi al mondo . Il picco d’adrenalina generato dal suo drumming torrenziale e preciso ai limiti dell’umano contribuisce a farmi arrivare indenne all’ora fatidica delle 18 ora locale, quando inizio ad accusare il viaggio e l’insonnia cronica che m’accompagna…nell’arco di una frazione di secondi inizia un “up and down” terribile, crollo e mi sveglio dopo pochi secondi 15 volte sembro un eroinomane alle soglie dell’overdose o forse beatamente perduto nei paradisi artificiali e accolgo questa “nuova condizione” con l’amore per gli stati alterati che da sempre coltivo. Quello che un corpo umano può provare attraverso le droghe è possibile sperimentarlo attraverso la trance, la meditazione o un semplice Jet lag, io entro ed esco da questa storia con tra le mani un immaginario cuscino colorato e una valigia zeppa di sogni. Francamente non mi sarei immaginato di vivere una “storia così bella” come la lavorazione di questo disco incontrando tanti musicisti italiani ed internazionali che offrono il loro contributo all’album di Corrado in un clima di totale “serenità e collaborazione”. Quello che stò facendo io è dare un immagine a quello che fa un produttore famoso e musicista mentre incide e produce un disco. La fase di riscaldamento è avvenuta più di un anno fa con la produzione di “Mentre tutto scorre” dei Negramaro, seguita poi dalla produzione di Ameba4 quest’anno per la Sugar per la quale ho curato anche l’Art direction del supporto fonografico e tutta l’immagine stampa, web e pubblicitaria. Oggi facendo tesoro di quest’esperienza so quando scattare le foto e quando invece è meglio che io ascolti ed osservi solamente. L’abilità maturata in 25 anni di fotografia mi permette di fotografare sia in pellicola che in digitale “ attraverso la regia” proprio mentre gli artisti incidono le loro parti prendendo distanza dalle tante immagini spesso inutili di musicisti e produttori che sorridono in improbabili foto di gruppo all’interno dei dischi. Il mio atteggiamento è quello di partire dalla realtà, dalla verità per poi filtrarla attraverso l’ occhio estetico lasciando da parte tutte le finzioni e le posture. Quest’atteggiamento conferisce al mio lavoro quel tocco estetico italiano reso famoso nel mondo dal neorealismo, nonostante qualcuno in ambienti pubblicitari si diverta a definirmi “bulgaro” oppure “punk” . Parto dalla superfice, dalla pelle, per scendere in seconda istanza al di sotto di tutto ciò che vive : lì inizia il vero viaggio, lì l’immagine acquista senso.
DIARIO AMERICANO – SAN FRANCISCO -THE FANTASY STUDIO SESSIONS PT 2 18 Maggio
Mi sono svegliato tre volte nella notte per andare al bagno, infatti per combattere la disidratazione del jet lag ho bevuto più di 3 litri di acqua naturale. Guardo l’orologio, 9 ore di differenza rispetto all’Italia, Miriam starà vivendo la giornata adesso mentre nascondo la testa nel cuscino ma quando io sarò nel massimo dell’operatività sarà il suo turno d’andare a riposare. Mi manca.
Mi alzo e vado in cucina dove Katrin mi chiede se ho riposato bene e se mi basta un’intera moka, altra cosa oltre all’amore per il proprio lavoro che ho in comune con Corrado. Bevo caffè e mangio biscotti al cioccolato, un bicchiere d’acqua e sono sotto la doccia. Mi vesto velocemente, preparo le borse con le macchine fotografiche , il computer e saltiamo in macchina. Ci vogliono circa 30 minuti per raggiungere lo studio. Le strade sono quelle dei telefilm,così il cielo, costeggiamo la prigione di San Quintino dove Johnny Cash ha inciso un meraviglioso album dal vivo.Ancora pochi minuti in auto e scorgo l’immobile con il numero 2600….siamo arrivati.
James il tecnico di studio ha approntato uno spazio dove io possa mettere il pc e le cose che non uso durante le sedute fotografiche, ho una scrivania,la regia alle spalle e sulla mia sinistra vista sulla sala D dove si incide la batteria.
XXXXXXXXXXXX esce dalla sala mentre guardo una sua immagine a monitor e si ferma incuriosito…”great!” è il commento…mi chiede di mostrargliene altre, spiego che il meglio è in pellicola,macchine contax con lenti Zeiss alle quali sono fedele per luminosità e incisione, ma al momento dobbiamo accontentarci di quello che riverso in tempo reale nel pc.
“Che bei tagli…, la mia batteria e le note che trascrivo su spartito,l’espressione di questa e…dannazione questo è un lavoro artistico!
Sorrido soddisfatto. Dedico tutto me stesso a queste cose. Posso rinunciare al cibo, in parte al sonno, non curo il look ma non posso fare a meno di trascrivere con la luce le mie emozioni , sono estremamente sensibile agli apprezzamenti circa il mio operato e nell’arco di venticinque anni posso dire di aver collezionato nel mondo illustri estimatori nel campo del Cinema, della Musica, dell’Arte Contemporanea, della Poesia oltre al sostegno di uno zoccolo duro di fedelissimi tra i quali un sacco di giovani attorno ai vent’anni, segno che la mia cifra stilistica valica frontiere geografiche e generazionali. Sarei stupido se sostenessi che non m’importa il consenso, chi mi apprezza aggiunge valore ed energia alla forza propulsiva che mi muove dall’infanzia e che mi ha fatto scegliere la fotografia fine art rispetto a quella commerciale che è estremamente più remunerativa.
Mio zio ricorda sempre quando da piccolissimo gli dicevo : “Fermo ti faccio una Crobatia”.
Non riuscivo a dire Fotografia….forse è per questo che spesso prendo in giro quelli che “parlano di fotografia”…..nel senso che è giusto dirne ma….occorre soprattutto praticarla abituandosi a guardare tutto in ogni momento della nostra vita, perché tutto potrebbe esser oggetto delle nostre rappresentazioni. Sarebbe troppo semplice aspettare l’occasione speciale, il luogo esotico, la donna bellissima, niente affatto….tutto è meraviglioso a patto di saper cogliere l’attimo ,il punto di vista e la luce più appropriata. Tutto è già lì, siamo noi che siamo disattenti, noi mai pronti, sempre troppo compresi da sciocche contingenze che crediamo siano “la nostra vita”. Ecco perché sento sempre più spesso gente delusa affermare che fa una vita di merda: la identifica solo col compito del lavoro inteso come mezzo per procacciarsi cibo, oggetti inutili,i soldi per pagare le tasse e per morire infelice magari dopo aver acquistato un bel loculo al camposanto. Ritagliarsi spazi per esercitare la propria immaginazione e creatività è anche un modo per pregare in quest’epoca monca di spiritualità, la fantasia è un dono offerto a tutti peccato ignorarla o lasciarla seppellita in noi…..fermiamoci e troviamola anche se occorre fatica , pazienza e tempo. Spesso sento dire : Ma chi ha tempo? Il tempo c’è, poco forse ma c’è,solo lo riempiamo con cose sbagliate che soddisfano le nostre voglie nell’immediato e spesso ci lasciano insoddisfatti perché desideriamo subito dell’ altro…come in un supermercato dove passiamo da un prodotto all’altro…ma la nostra vita è preziosa, non stiviamola di cose inutili… ciò di cui necessitiamo è molto più nel profondo ed è in noi stessi,credetemi!!!
NOTA BENE: Per problemi di promozione-marketing debbo omettere per ora i nomi dei partecipanti al progetto discografico…sostituiti dalle XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
4 Comments
suryamukhi
Albertoooo…..ciaooooo!!!!
Che bello leggere di te, le tue emozioni, le tue esperienze vissute così lontano nello spazio…è quasi come essere lì con te.
Domenica 21 farò la mia prima esperienza di fotografia in un backstage (registrazione di una canzone per un progetto di solidarietà, quindi gratis ma va bene lo stesso, l’esperienza è quella che mi serve)…aiutoooo…vedremo i risultati. Mi aiuta che il gruppo La Quarta Via (www.laquartavia.com)sono amici che conosco da anni, ma la presenza di altri artisti italiani mi incute un po’ di ansia…ma è quello che ci vuole, che mi tiene all’erta…
Leggere le tue parole di prima mattina, in ufficio, prima di iniziare il lavoro quotidiano mi ha aiutato tantissimo…e sono più che vere!!!
Immaginazione, creatività e spiritualità mancano nella nostra epoca e andarle a ritrovare è una gioia immensa. E una volta aperta la porta di questa via è davvero impossibile tornare indietro!!!
Have a good night sleeping and enjoy your stay in San Francisco.
Read you soon
Krtek
credo che si debbano vivere tutte le esperienze come l’ ultima,
goderne appieno,
nutrirsi da esse per poter poi,
liquidare le mancanze e le sofferenze
tramite esse..
Forza alberto!
contrabbubis
Oh yeah!!! bella esperienza a Frisco. Buona permanenza!
utente anonimo
CIAO ALBERTO!!!!!
Bello leggere di te anche se così lontano, anche se il nostro giorno e la nostra notte non seguono gli stessi ritmi! In bocca al lupo per il tuo lavoro!!! Sei grande!!!
Steg