Varie
L’ARTE PIU DIFFICILE E’QUELLA DI ESSERE BUONI…
IT WAS AN HONEST MAN
Se realizzo una bella fotografia ne sono felice, se riesco in una buona azione sono molto più felice. Produrre immagini, come parlarne è per mè un gesto naturale, un attitudine che si è consolidata attraverso la volontà, l’applicazione e l’amore. Capire l’ “altro” colui o colei che abbiamo innanzi invece è molto più difficile , richiede molta attenzione, spesso sacrificio ( la rinuncia a qualcosa di nostro) e spesso non è immediatamente gratificante. Siamo abituati a “fare” ma questo è sempre rivolto a noi e ai nostri cari. Dopo di mè il diluvio, mors tua vita mea, con queste prerogative sgomitiamo nelle nostre vite, ma siamo granelli se rapportati all’universo, alle galassie. Sopra di noi, tutti noi c’è lo stesso cielo, dentro di noi invece sarebbe opportuno edificare, giorno per giorno, un codice morale. Non c’è una religione al mondo che predichi violenza e sopraffazione, che inciti allo sterminio. Gli esseri umani dovrebbero concentrare le loro energie in una direzione dove l’ “amore” regni. Se opponiamo l’ amore all’odio avremo la possibilità di non assistere più a scene deplorevoli come quelle recentissime in Egitto dove in nome di una ragione “umana” e irragionevole hanno trovato la morte donne e bambini. Cambiano i luoghi, i tempi, ma regna la morte. Quando trascorsi in Iraq 21 giorni dopo i bombardamenti nell’ambito di una missione di Pace ebbi modo di sperimentare la violenza della guerra la fame e la mancanza d’igiene. Le prime vittime della guerra sono i diritti civili.In quel frangente scoprii però che bastava guardare quei bambini, quelle donne per ricevere molto più della vincita alla lotteria di Capodanno, c’era una luce negli occhi di queste persone che non avevano più nulla, che non potevano opporsi al regime perché altrimenti morivano e nel contempo erano strette dall’incudine dei bombardamenti chirurgici del presidente petroliere. Vogliamo mettere sullo stesso piano una tanica di benzina e un bambino ? Gli stati che s’appellano a ideali di democrazia e civiltà alla fine cercano sempre di metterlo nel culo al loro vicino, lo fanno attraverso leggi internazionali, guerre ed altro ancora. Quello che manca è amore, io da mesi sto cercandolo sforzandomi di perdonare due persone che per perseguire un disegno rivelatosi poi fallimentare mi hanno inferto un profondo dolore. Faccio fatica, ma è da lì che comincia tutto, dal nostro piccolo universo quotidiano. Se sono incapace di perdonare e concentrarmi sul bene è inutile che poi vada in giro o partecipi a delle manifestazioni contro la fame nel mondo, contro i regimi e le polizie, contro quanti promuovono la cultura della vessazione e della morte. Ogni astro ha la sua orbita e attrae gli altri in un disegno di perfetta armonia perché noi dovremmo sentirci esenti da questo disegno? La nostra forza di gravità dovrebbe essere spirituale e chiamarsi amore…..
3 Comments
utente anonimo
anche se silente continuo a seguire le tue gesta, i miei occhi stretti a fessura ti scrutano aspettando che il carillon smetta di suonare, al prossimo incontro, E.
utente anonimo
Quanto vere sono queste tue parole.
Sulla mia pelle ho imparato che saper perdonare chi ti ferisce è come liberarsi di un macigno che raffredda il nostro cuore e da vita a sentimenti negativi che ci inaridiscono….Questo nel quotidiano, ma se lo rapportiamo ad una situazione più diffusa ecco che il più potente soverchia il più debole!!!
Dopo aver visto le scene del massacro in Egitto, così come quelli dei poveri che ho incontrato un giro per il mondo nei miei pochi viaggi in Africa ed in India, un senso di inutilità di questa mia vita mi ha invaso…ma con esso anche la consapevolezza che nel ns “piccolo” ognuno di noi può fare qualcosa: AMARE.
A presto
monica
albertoterrile
l’anonimo cita Leone e mi dice di tener gli occhi a fessura come nel duello attendendo che finisca il carillon? Mmmh….beh, io non sono Clint Eastwood….ma se provocato, diciamo che rassomiglio a Dustin Hoffmann in CANE DI PAGLIA ok????
PS Per i non cinefili
per capire guardatevi la Trilogia del Dollaro di Leone e Cane di paglia di S. Peckinpack