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FOTOGRAFARE LA SCENA
E’ iniziato ieri alle 11,50 presso l’Accademia Ligustica Di Belle Arti di Genova il mio corso di Fotografia di Scena.
Dopo quasi 20 anni di palchi, dopo un’esperienza di pura filantropia presso il Teatro del Cargo anni fà, varo la seconda tornata di questo corso che è alquanto latitante dai programmi di studio in Italia. La fotografia di scena non la insegna ma si impara in teatro e ovunque si stia svolgendo uno spettacolo. Io ho deciso di raccontare quest’esperienza e di portarmi gli allievi a Teatro,all’Opera a sperimentare su vere produzioni i loro primi passi in questo mondo affascinante.
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link :
Juliette Grecò
Larrio Ekson & Ute Lemper
Don Giovanni
6 Comments
Icytears
che tu nn ti stia innamorando della nobile arte dell’insegnamento più che della forse meno nobile arte di creare o catturare quadrati di emozioni esteticamente valide?
io quando ero un bambino piccolo e forse più saggio ho stupito (negativamente, coglioni) una classe dicendo che sarei voluto essere insegnante, ora vorrei essere artista, domani spero di avere anche io la fortuna, la capacità e la forza di tornare sulle mie vecchie passioni.
albertoterrile
Non riesco ad immaginarmi senza creare immagini…circa la nobile arte dell’insegnamento ho sperimentato che mi permette di essere vicino alle generazioni che dovranno svoltare in campo estetico, etico etc…osservarli e capire le loro istanze mi permette di individuare cosa è il gusto contemporaneo, quali i dubbi e dove risiedono le certezze…..l’insegnamento e basta….non mi basta!!! :)))
PlacidaSignora
Lo ribadisco; i tuoi allievi sono ben fortunati. A presto, carissimo! :-*
maudite
Trasmettere immagini. Immagini cariche di parole. Immagini di parole. Immagini che parlano.
L’insegnamento è arte, e artista è l’insegnante. Non di semplice mestiere si deve parlare, altrimenti, senza la passione che caratterizza ogni forma di espressione della trasmissione, si tratterebbe solo di semplice discutere. Non d’insegnare.
Alberto è un artista; lo è in ogni frangente della sua vita, per quanto ne sia a me nota. E con passione vive ogni esperienza, inculsa quella dell’insegnamento. Posso affermarlo in qualità di alunno, di materia disposta a ricevere suggerimenti su come modellarsi, o come esser modellata. Ma anche come materia capace di trasmettere, a sua volta, a chi le suggerisce le vie della definizione di una forma – e di un contenuto.
Non sono solo immagini, quelle che gli occhi vedono. Alberto è capace di creare immagini con le parole, di spargere semi di soffione sulle nostre idee, soffiando su di un concetto e disperdendolo nel vento del tempo.
E il tutto avviene senza arroganza e senza pienezza di se. Senza maschere.
Albe, l’insegnamento forse non sarà il tuo campo preferito, ma ti riesce in maniera estremamente spontanea, sincera; e tale forma “artistica” di trasmissione di concetti – l’insegnamento – ha creato stimoli artistici motivanti in ognuno di noi. Penso che ognuno di noi ti sia estremamente grato per questo.
=)
Blimunda
Che meraviglia queste immagini, e che fortuna hai a fare un “lavoro” che ti appassiona così tanto. Ho lasciato la fotografia da un paio di anni, per cronica mancanza di tempo (il solito alibi), ma uno dei ricordi più belli che ho è la quiete e il silenzio della camera oscura. Per me era una cura zen passarci un paio d’ore. Altro che yoga.
albertoterrile
…infatti scrissi questo circa la camera oscura anni fà…
CAMERA OBSCURA
Il buio della camera oscura è rischiarato da due lampade gialle, il rivestimento plastico del bancone su cui stanno le bacinelle colme d’acido ha un forte odore che ricorda quello di
certi palcoscenici approntati per lo spettacolo della danza.
I pensieri si fanno più sottili e mirati. Gli occhi abituati ad altre fonti luminose così come a repentine distrazioni proprie del quotidiano ora si posano su due sole superfici: quella del piano dell’ingranditore dove l’immagine è solo luce e l’altra, quella acquea ,dove la sembianza affiora lenta cullata dall’onda che si crea sollevando leggermente la bacinella.
Tutto quanto avviene in questi momenti non è che una forma di contemplazione.
Il Fotografo è un lettore attivo che con grande attenzione osserva la luce del sole deviandone a suo piacere il corso.