Varie
Dopo aver fatto l’amore ho scelto l’intensità di piacere relativa all’orgasmo che avevo provato e l’ ho cambiata, dopo aver mangiato la torta di mele mi sono accorto che avrei preferito la confettura di albicocche e ho cambiato l’opzione. Dopo aver ucciso mia madre preda di edipo mi son ricreduto,l’ho resuscitata e ho massacrato mio padre.
Dopo, faccio tutto dopo, perché solo dopo scopro cosa avrei desiderato prima.
(Dal diario di una persona incapace di decidere in tempo reale)
Vi sembra assurdo?
Mica tanto…..oggi si studia l’apparecchio che mette a fuoco le immagini dopo averle scattate !!!
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4 Comments
maudite
bah…. mi lasciano molto perplesso tutte queste cose. Già la comodità di una tastiera mi fa stringere meno abilmente una penna tra le dita… troppa comodità rende disabili a mio avviso…. Si va verso una disabilità generale rispetto a tutto ciò che fino a vent’anni fa era quotidianeità…
Un po mi spaventa, se devo essere sincero..
utente anonimo
no beh… su questo sono concorde anche io, ci mancherebbe :)
per la fotografia come la intendiamo noi non ha molto senso. lo ha, e molto anche, per determinate applicazioni tipo la videosorveglianza :)
utente anonimo
Quando ho letto quell’articolo sono rimasta un po’ allibita, preoccupata, inorridita.
Nessuno scrive più con una penna e quando lo fa la calligrafia sembra quella di un bambino di 5 anni alle prime prove. Quanti ancora scrivono una lettera come si faceva in “antichità”?
Ed ora ci mancava la messa a fuoco dopo lo scatto…che altro resta da rendere automatico nella fotografia in modo da paralizzarci completamente!? Ed io sono una che ha problemi di vista nelle ore critiche di luce incerta e non ben definita…ma comunque non è detto che il fuori fuoco sia per forza un difetto!
Monica
utente anonimo
insisto: la prima volta che dopo un attentato si risalirà all’identità del colpevole grazie ad un “post-fuoco” vedrete che grideremo al miracolo.
Le nostre foto artistiche possiamo continuare a farle come sappiamo :)