Varie
RICORDANDO E RIFLETTENDO
Eccomi a ripensare il tempo della fanciullezza: il caldo estivo delle colline astigiane alle 2 del pomeriggio, la renitenza a voler fare il sonnellino dopo mangiato, l’odore delle foglie del fico vicino alla vigna di Enea e i capperi sul muro del castello.
Le cose della vita non verranno mai comprese a fondo nell’attimo in cui accadono , ma sempre molto dopo, quando altre circostanze, avranno svolto il loro ruolo, causale ed educativo . Dopo la morte di mia nonna mi sono trovato a dover considerare sotto un’altra luce, delle sue abitudini che “sporcate” dal mio ego giudicante si manifestavano non per la loro reale natura, ma attraverso una proiezione che io stesso finivo per gestire se non per generare. La nostra capacità di giudizio è spesso la progenitrice di figliate di idee e preconcetti equiparabili a cuccioli monchi di zampe e spesso ciechi.
Ho capito attraverso la disposizione di oggetti nei cassetti, altre cose su questa figura femminile così importante per la mia vita d’infante, tanto quanto ingombrante nel mio percorso successivo. Forza di carattere e propensione alla reminescenza fecero di lei la nonna materna per eccellenza, il mio archetipo di nonna materna.
Non concepisco il buttar via oggetti d’affezione, recano il tocco di chi li ha scelti e collocati in quel posto: si fanno i testimoni di un’esistenza. Credo che il nostro compito sia quello di prenderli sotto la nostra ala, e donargli nuova vita e senso all’interno di quello spazio limitato e breve che chiamiamo “la nostra vita”.
La natura ha fiumi,nembi,alberi e rocce, noi abbiamo i nostri cassetti, le nostre piccole cose che raccontano molto di noi. Svuotate le tasche di un cappotto l’inverno, versate il contenuto delle borse sul copriletto e troverete gli indizi delle vostre giornate il diario dei gesti, i pieni e i vuoti di un trascorso.
Non siamo solo i pensieri che pensiamo, né solo i gesti che operiamo, siamo anche quel che scegliamo, acquistiamo e disponiamo attorno. Siamo anche quelle cose che ci circondano, estensioni dell’umano, così piccolo, misero e bisognoso di cure.
One Comment
cAMee
Mi hai fatto venire in mente una cosa.
Afterhours- Ritorno a casa.
È un reading. Lo trovi nell’album “quello che non c’è”. Ti piacerà.